Niente teleriscaldamento ad Arco, non ci sono i soldi del PNRR

Claudio Chiarani24/03/20232min
teleriscaldamento-riva-Come_funziona_0

 

Ci sperava l’amministrazione comunale di Arco di ricevere i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per avviare la “campagna di scavi” necessaria alla posa delle tubature del teleriscaldamento, un progetto di Alto Garda Servizi col quale si sarebbero potute risparmiare ben 2.400 tonnellate di anidride carbonica, ossia le emissioni degli impianti tradizionali di riscaldamento e di quelle aziende che, per avere energia, consumano risorse in gran quantità. Si chiamano aziende “energivore”, ma per ora Arco dovrà attendere tempi migliori. Non per cattiva volontà, anzi, l’amministrazione comunale era schierata a favore, solo che se la richiesta è stata ammessa sono i soldi che sono finiti. E senza soldi, si sa, non si fa nulla in nessun campo. Volontariato a parte, ma questa è un’altra storia. Finisce così, dunque, la speranza che anche l’assessore di riferimento Nicola Cattoi aveva riposta nell’ammissione al Piano visto che i cordoni della borsa si sono ormai stretti sul nulla, ossia il Ministero li ha dirottati su altro in Italia. Il ricorrere ad altre forme di finanziamento per l’ampliamento della rete attuale del teleriscaldamento è un’altra ipotesi possibile, certo, e qualora se ne presentasse la possibilità Arco ha detto che sarà in prima fila per coglierla. Sarebbero serviti 28 milioni di euro, venti dei quali sarebbero dovuti arrivare dal finanziamento del Ministero, ma, purtroppo, il Ministero ha “sposato” altri progetti e dirottato verso quelli i denari necessari. Per ora, dunque, tutto fermo ma nell’attesa che, qualora si presentasse l’occasione buona Arco la coglierebbe al volo.

 


La Busa Vorremmo mostrarti le notifiche per restare aggiornato sulle ultime notizie.
Rifiuta
Consenti notifiche