Il sindaco di Riva del Garda Cristina Santi è Cavaliere dello Snodar

Claudio Chiarani21/11/20213min
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Si è svolta oggi a Ospedaletto di Pescantina l’investitura a cavaliere del “Sovrano e nobilissimo Ordine dell’amarone e del recioto” del sindaco di Riva del Garda Cristina Santi. L’occasione in cui la Confraternita omaggia la donna, la quale riceve l’investitura per essersi distinta con le sue capacità culturali, professionali, istituzionali, imprenditoriali e sociali avviene oggi all’interno di Villa Quaranta Tommasi Wine Hotel e Spa, nel cuore della Valpolicella, a pochi chilometri da Verona e dalle sponde venete del lago di Garda.

Presentata dal consigliere avvocato Germano Berteotti, il sindaco di Riva Cristina Santi ricopre anche la carica di vicepresidente della Comunità del Garda e, come da antichissima tradizione della Confraternita dello Snodar, è stata nominata cavaliere assieme ad altre otto dame nell’antica chiesetta di stile romanico ubicata all’interno della tenuta Tommasi, tra le quali anche la famosa soprano Cecilia Gasdia. Alla presenza dei cavalieri con il mantello color porpora e oro, Cristina Santi ha ricevuto prima il tocco dell’antica spada medioevale sulla spalla da parte del Gran Maestro Arnaldo Semprebon, poi le è stato consegnato il “Tastevin” con impressi e cesellati i simboli dei cinque Comuni della Valpolicella, ed infine il diploma dopo, logicamente, aver sorseggiato un calice di recioto.

Con il sindaco di Riva, sono così oltre cinquanta i trentini che negli anni hanno ricevuto l’onore di tale investitura a cavaliere dello “Snodar”, una cerimonia che affonda le sue radici nel Medioevo, all’anno 1320, allorché nel castello di Marano, sul colle dove sorge la Pieve di Santa Maria Valverde, Federico della Scala, conte di Valpolicella, alla presenza dei suoi dignitari procedette all’investitura dei primi Cavalieri dell’allora già prezioso recioto. Un evento che venne rievocato nel 1969 su iniziativa dei sindaci dei cinque Comuni della Valpolicella classica, S. Ambrogio, Fumane, San Pietro in Cariano, Marano e Negrar, sul cui territorio sono coltivati e prodotti con le uve Corvina, Corvinone, Rondinella, Molinara e Oseleta i famosi vini recioto e amarone. Qui venne rifondato lo “S.N.O.D.A.R”., ossia il Sovrano e Nobilissimo Ordine dell’Amarone e Recioto allo scopo di perpetuare nel mondo le tradizioni vitivinicole di questo splendido territorio.

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