Il “degrado quotidiano” secondo il naturalista Marsilli: “Quando l’inciviltà soffoca il senso civico”

Un’immagine, poche parole e un richiamo forte al rispetto del bene comune. Così Alessandro Marsilli, naturalista e faunista, da anni impegnato nella tutela dell’ambiente e del territorio gardesano, ha voluto denunciare attraverso i social un episodio di ordinaria inciviltà, trasformandolo in occasione di riflessione collettiva.
Nel suo post, significativamente intitolato “Il degrado quotidiano”, Marsilli mostra un contenitore per la raccolta delle pile esauste riempito di rifiuti di ogni tipo: un gesto apparentemente piccolo, ma che racchiude – nelle sue parole – “una perfetta e triste rappresentazione di un degrado non solo fisico, ma anche culturale e civico”.
Un gesto che racconta molto più di quanto sembri
Marsilli, noto per la sua competenza scientifica e la sensibilità ambientale, ma anche per la chiarezza con cui sa comunicare al grande pubblico, spiega che episodi come questo non sono semplici “errori” di distrazione, ma il segnale di una mancanza profonda di consapevolezza e di rispetto verso gli spazi comuni.
Le pile, ricorda, sono rifiuti speciali che richiedono un corretto smaltimento, e usarne il contenitore come una pattumiera qualsiasi significa danneggiare il servizio, aumentare il degrado e vanificare gli sforzi di chi invece rispetta le regole.
Il problema, quindi, non è solo ambientale, ma anche culturale: la difficoltà crescente di percepire il bene pubblico come responsabilità condivisa.
Il richiamo di un naturalista al senso civico
Conosciuto a livello locale per la sua attività di naturalista e faunista, Alessandro Marsilli da anni promuove la conoscenza e la tutela dell’ambiente gardesano attraverso progetti, iniziative e divulgazione scientifica. La sua voce, spesso protagonista di interventi pubblici e segnalazioni, unisce rigore tecnico e passione civile.
Nel suo post, l’indignazione per un singolo gesto diventa occasione per un messaggio più ampio: recuperare il senso civico come valore quotidiano. Non si tratta, spiega, solo di educazione ambientale, ma di un atteggiamento etico verso il luogo in cui si vive, capace di tradursi in comportamenti concreti e coerenti.
Dal rispetto dell’ambiente alla cura dei luoghi
La denuncia di Marsilli non punta a colpevolizzare, ma a stimolare consapevolezza. Torbole, come tutto il resto del Basso Sarca, con il suo paesaggio naturale unico e la forte vocazione turistica, vive anche della qualità del suo spazio pubblico.
Episodi come quello segnalato non sono solo fastidiosi: rischiano di minare proprio quell’immagine di bellezza e ordine che il territorio si impegna ogni giorno a difendere.
Il messaggio finale è chiaro: il rispetto dell’ambiente comincia dai gesti minimi, dal non voltarsi dall’altra parte, dal ricordare che la civiltà di una comunità si misura nella cura che dedica ai propri spazi.
Un richiamo semplice, ma potente, che – come spesso accade con le parole di Marsilli – colpisce perché nasce da un profondo amore per la natura e per il proprio territorio. (n.f.)