Il castello di Arco, un fascino da (ri)scoprire
La rassegna estiva degli spettacoli al castello di Arco, seppur “monca” a causa dell’emergenza del virus della Sars Cov-2 è andata in archivio con un discreto successo. Una scenografia unica, un luogo incantato, un’atmosfera particolare e l’antica rupe con le sue rovine è stata il luogo perfetto per gli spettacoli messi in cartellone nonostante le difficoltà e le restrizioni sanitarie dovute al virus. Biglietti per gli spettacoli esauriti in poche ore, questa è la nota positiva che gli organizzatori hanno registrato con sommo compiacimento. L’offerta, dunque, è piaciuta, così come la location che grazie alle scenografie allestite per gli spettacoli di valore ha riscontrato il totale apprezzamento del pubblico. Investire in cultura, e così dunque, è senz’altro la mossa vincente per l’amministrazione comunale uscente e per gli organizzatori degli spettacoli. Da Claudio Biso e Gigio Alberti, dai concerti messi in scena da Sideout di Marco di Cosmo con Vinicio Capossela per finire all’esibizione della prestigiosa orchestra Haydn è stato un “tutto esaurito”. Soddisfazione in Comune, ora per Arco si apre una fase in cui individuare spazi all’aperto per offerte culturali del genere è la strada da seguire. Tipo il Parco alle Braile o, si spera adesso vada a buon fine, il costruendo auditorium-teatro vicino all’ex Quisisana. In aggiunta, ovviamente al castello che rimane capofila di tutto per bellezza e scenografia naturale offerta al pubblico.