Il caldo estivo anticipa la raccolta delle olive nell’Alto Garda
Osservando le molte piante in cento città in molti se ne sono accorti da tempo: quest’anno, anche senza essere un olivicoltore, si capisce che la raccolta delle olive sarà abbondante e che il prezioso olio “verde” non verrà certo a mancare. Piante stracolme del prezioso frutto che dà l’ingrediente principale della famosa “dieta mediterranea” e che, presto, finirà nei frantoi per essere trasformato in olio del Garda. In anticipo rispetto alla data naturale, un momento delicato ma atteso da chi, e sono oltre duemila, se ne occupa. Finita la raccolta dell’uva, partita anche questa in anticipo per via della maturazione del frutto, della stagione secca e calda, ora si passa alla raccolta dell’oliva che per Agraria Riva significa accogliere oltre i trequarti di ciò che si toglierà dalle piante in zona Alto Garda. Si parte il 7 ottobre, ma è già necessario recarsi presso i frantoi per prenotare il conferimento. Una stagione particolarmente calda ha permesso alla pianta di accumulare sostanze “grasse” all’interno di ogni singolo frutto, arrivando alla maturazione prima del tempo naturale. Un monitoraggio effettuato a fine agosto ha permesso di sancire il periodo migliore per la raccolta, che tra poco prenderà il via, abbondante e ricca di soddisfazioni. Duemila circa i quintali raccolti nel 2021, uno degli anni più funesti, ma ben 20mila due anni fa, un dato che fa stimare la dirigenza di Agraria ad un totale di circa 12mila quintali grazie alle 100mila piante presenti nelle olivaie del Garda trentino che insistono su circa 500 ettari di terreno.