I Vigili del Fuoco di Arco sostengono il comandante: “Siamo pronti alle dimissioni”
Cinquantaquattro Vigili del Fuoco del Corpo volontario di Arco (circa il 90% degli effettivi) hanno sottoscritto una lettera, indirizzata al sindaco Alessandro Betta, all’ispettore del distretto Alto Garda e Ledro Marco Menegatti e al presidente della Federazione dei Corpi dei vigili del fuoco Giancarlo Pederiva con cui prendono posizione rispetto a una recente interrogazione provinciale del gruppo consiliare Onda Civica Trentino, riguardante incarichi dell’amministrazione al comandante Stefano Bonamico e iniziative del Corpo.
A consegnare al sindaco il documento è stato il vicecomandante Claudio Zanoni, con un momento ufficiale che si è tenuto nella mattina di sabato 12 dicembre nel cortile all’entrata del municipio, presenti anche l’assessora Francesca Modena e una quindicina di vigili del fuoco.
Questo il testo integrale del documento consegnato:
«I recenti avvenimenti comparsi a mezzo stampa, a seguito dell’interrogazione presentata in Consiglio provinciale di data 24 novembre 2020, sono l’ennesimo attacco personale nei confronti del nostro Comandante e del nostro amato Corpo, ancora una volta accusati e messi al centro di futili polemiche politico-mediatiche, pilotate e finalizzate a screditare il duro lavoro di un Corpo volontario, di un imprenditore oltre che di persona e uomo. Preso atto dei ripetuti attacchi succedutisi nel corso degli ultimi anni, tra cui si ricordano i più eclatanti e clamorosi, come ad esempio l’invito, da parte di alcuni componenti del Corpo, rivolto a esponenti politici locali, ad accedere alla caserma e prendere visione delle comunicazioni di servizio interne affisse all’albo, bypassando Comandante e Direttivo del Corpo, o gli attacchi personali inerenti post personali apparsi su social network, per infine concludere con l’ultima interrogazione provinciale. Considerata la modalità strumentale impiegata a discapito dell’immagine e della fragile integrità che caratterizza l’essenza di un Corpo, costituito da liberi cittadini che prestano il proprio servizio volontario, gratuito e incondizionato; viste le modalità superficiali e professionalmente inadeguate di gestione di tali questioni da parte degli enti preposti; con la presente si comunica quanto segue agli enti destinatari, nonché alla comunità locale direttamente coinvolta per mezzo stampa. I sottoscritti 54 vigili del fuoco del Corpo di Arco, con la presente sono a richiedere un impegno formale alla Federazione dei vigili del fuoco del Trentino, all’Unione distrettuale Alto Garda e Ledro nonché all’amministrazione comunale di Arco affinché questa sinergia di istituzioni, con l’impiego delle risorse in capo a ognuna di esse, possa riuscire a contrastare qualsiasi futuro attacco politico-mediatico verificabile nel mondo pompieristico, dicendo basta alla strumentalizzazione demagogica di un sistema istituzionale per il fine di controversie private. Sperando di non riscontrare, per l’ennesima volta, scarso interesse e poca volontà nel perorare la causa, i sottoscritti firmatari si dichiarano pronti a consegnare i propri tesserini di riconoscimento, cessando così il proprio servizio svolto per la comunità locale».
«È un documento forte -ha commentato il sindaco– d’altronde negli ultimi anni avete impiegato molte energie nel gestire le tensioni interne, ma evidentemente non è bastato. Ora l’amministrazione comunale e io personalmente faremo il possibile per appianare i dissidi, di fronte a una situazione che pare creata dal mero personalismo di qualcuno. Il mio augurio è che possa essere l’ultima volta che ci troviamo a discutere di questi temi. La presenza, oggi, dell’assessora Modena mi pare un bel gesto che esprime la considerazione e la vicinanza dell’amministrazione al mondo del volontariato».
Il sindaco ha concluso ringraziando il Corpo della preziosa attività ed esprimendo il sostegno dell’amministrazione comunale al comandante Stefano Bonamico.
«Nel mio ruolo di vicecomandante -ha spiegato il vicecomandante Claudio Zanoni- ho condiviso con orgoglio l’iniziativa, nata dall’interno, dalla base del Corpo, da un nutrito gruppo di Vigili, la quale a gran voce vuole dire basta a continui attacchi verso il mondo del volontariato e dei suoi vertici. Ho accettato l’incarico di mediatore e di portavoce con le autorità preposte al tema in essere, aiutando a stilare un documento che riassume la volontà di molti a dare un segnale chiaro e convinto a non strumentalizzare il sistema di volontariato e soccorso pubblico. Essere un vigile del fuoco volontario vuol dire dedizione, preparazione e sacrificio nessuno di noi può sapere quando il cercapersone suonerà per una chiamata di soccorso, ma noi ci siamo sempre stati, lasciando il nostro lavoro, usando permessi e ferie, portando via tempo alle nostre famiglie e alle nostre passioni, assumendoci la responsabilità della sicurezza e dell’incolumità pubblica, il tutto per una pacca sulla spalla, un grazie, senza percepire un minimo riconoscimento economico. Questo è un vigile del fuoco volontario».