I RIFIUTI AL BASTIONE DI RIVA: “ROBA VECCHIA NON PERICOLOSA”, “L’AMMINISTRAZIONE NEGA L’EVIDENZA”

Redazione05/10/20194min
ItpTT19vpdnyn Discarica Bastione Allegato

Quanto segnalato dai consiglieri Andrea Matteotti, Franca Bazzanella, Stefano Santorum e Flavio Prada, ossia la presenza pericolosa di rifiuti sul pendio sotto la fortificazione del Bastione a Riva del Garda, viene sminuito dal Comune. Certo, sono rifiuti che lì non dovrebbero esserci, tuttavia, dicono, non sono costituiti da materiali pericolosi, inquinanti o dannosi per la salute umana. Questo è quanto dichiarato dall’Assessore Accorsi il giorno dopo la verifica che prontamente l’amministrazione comunale ha ordinato in loco, dopo il sopralluogo del sindaco Mosaner e del dirigente comunale Tomasoni per rendersi conto di persona di quanto segnalato. Poi sono arrivati il responsabile dell’ufficio ambiente del Corpo di Polizia Locale Intercomunale Demartin e Achille Rosa dell’ufficio tecnico comunale. I rifiuti – secondo gli Amministratori comunali – sono “datati” e certamente gettati lì negli anni passati da visitatori o, come è altamente ipotizzabile, da chi ha gestito nel passato la struttura bar-ristorante annessa. L’assessore Accorsi rileva che tra i rifiuti trovati ci sono lattine di bevande in commercio anche più di trent’anni fa, sacchetti di patatine altrettanto datati e altro risalente fino agli anni ’80, ed è chiaro che tutto deriva dall’inciviltà umana. L’area interessata è “limitata”, fa sapere Accorsi, massimo 40 metri quadri per un’altezza interrata di massimo 30 centimetri, e si provvederà al suo ripristino.
Immediata la controreplica dei Consiglieri di opposizione, i quali scrivono “La discarica abusiva al Bastione esiste. In Comune si sono lanciati in affermazioni ridicole e ricostruzioni fantasiose sulla provenienza dei rifiuti della discarica abusiva. A sentir loro ci sono pure i turisti “fenomeni”, cioè quelli che vanno in montagna con le bottiglie di vetro da un litro e poi le buttano dal Bastione. Oppure quelli che si portano dietro vaschette di gelato da 3 chili, salendo sul Bastione di corsa per non farlo squagliare, e poi buttano la vaschetta nel bosco. Oppure sono quelli che si caricano i sacchetti neri delle immondizie sulle spalle e li portano sul Bastione per poi buttarli giù nella discarica abusiva. Certo che chi crede alle favole della nonna può benissimo credere all’esistenza di questi tipi di turisti “fenomeni” e zozzoni. Purtroppo l’Amministrazione nega l’assoluta evidenza di una discarica abusiva sulla porta di casa. Si arrampicano sugli specchi inseguendo i sacchetti di patatine di 30 anni fa. Ma dimenticano di guardare e parlare degli altri scarti presenti.
Per la Legge una “discarica abusiva” non è frutto di un fatto episodico ma deriva da -un’attività sistematica e ripetuta nel tempo, tesa ad un abbandono dei rifiuti definitivo e accompagnato dal conseguente degrado dello stato dei luoghi-. Proprio come succede sotto il Bastione dove le azioni di abbandono si sono protratte nel tempo ed erano finalizzate a disfarsi dei rifiuti provenienti dalle attività ricettive. E questo solo per non fare la fatica di portarli a valle. Perché non si è agito fino ad ora? Perché, se si sapeva tutto, non è stata fatta la denuncia per abbandono di rifiuti?”.