Gusto e tradizione: la visita dei Rotarian Gourmet al frantoio dell’Agraria Riva

Redazione29/05/20255min
ROTARY DA AGRARIA RIVA 2025 05 (2)


 

di Silvia Chistè

Un’esperienza tra sapere, innovazione e sapori autentici. Così si può riassumere la visita organizzata da The Fellowship of Rotarian Gourmet presso l’Agraria Riva del Garda, un’eccellenza trentina che da anni si distingue nella produzione di olio extravergine di oliva e vini di qualità.

Ad accogliere il gruppo è stato il Direttore Generale dell’Agraria, Massimo Fia, che ha condotto gli ospiti in un affascinante percorso alla scoperta delle fasi di produzione dell’olio extravergine. Non solo tradizione e tecnica, ma anche attenzione all’ambiente: è stato infatti illustrato l’innovativo progetto, in fase di sviluppo, di estrazione dei polifenoli dalle acque di vegetazione, normalmente considerate uno scarto della lavorazione. Un esempio virtuoso di economia circolare che prosegue con il riutilizzo della sansa per la produzione di biogas.

Il focus si è poi spostato sul protagonista della giornata: l’olio extravergine d’oliva 46° Parallelo, simbolo del territorio e della ricerca costante di qualità. Durante la degustazione tecnica, a temperatura ambiente, i presenti hanno potuto confrontare due tipologie: il 46° Parallelo – Biologico, olio composto per l’80% da cultivar Casaliva, e l’Uliva DOP Garda Trentino in purezza al 100%. Il primo colpo d’olfatto ha rivelato sentori erbacei e freschi, seguiti al gusto da sensazioni piccanti e amare dovute all’alto contenuto di polifenoli, segno distintivo di un olio extravergine di altissima qualità.

 

 

 

A coronare la serata, una cena che ha saputo esaltare i sapori autentici del territorio e la ricchezza della cultura gastronomica trentina. L’apertura è stata affidata a un calice di Brezza Riva Silente, il Trentodoc recentemente presentato dalla Cantina di Riva, affinato per 60 mesi sul fondale del Lago di Garda: un vino che racconta, già dal primo sorso, la profondità e l’eleganza di un progetto unico.

Il menù ha proposto piatti semplici, contadini, ma intensamente legati alla terra, come l’insalatina con salmerino, pomodoro, mela Golden e noci, perfettamente abbinata al Chardonnay Lore 2023, coltivato a 350 metri di altitudine e affinato per 9 mesi in barrique. A seguire, Crea, Merlot in purezza proveniente dai terreni cretacei del Monte Brione: un vino complesso, maturato 12 mesi in legno e 18 in bottiglia, che ha conquistato con il suo profilo speziato e le avvolgenti note di chiodi di garofano.

In chiusura, un delicato pambrioche con confettura all’albicocca, servito con Rena, vino da vendemmia tardiva nato dal sapiente blend di Traminer, Moscato Giallo e Chardonnay coltivati nella zona di Sant’Alessandro. A sorprendere, una nota creativa: l’aggiunta di alcune gocce degli oli extravergine dell’Agraria, utilizzati come condimento del dessert, per un finale originale che ha lasciato il segno.
Il contesto conviviale è stato arricchito dagli interventi del Presidente del Rotary Club di Riva del Garda, Gianluca Zanivan, e della Presidente della Fellowship, Maurizia Marzolini, che hanno ricordato l’importanza di queste occasioni per valorizzare le eccellenze territoriali e promuovere una cultura del gusto consapevole e sostenibile.

Un evento che ha saputo unire il piacere della scoperta enogastronomica alla conoscenza, celebrando il legame profondo tra la terra, la comunità e la tavola.
Un sentito ringraziamento va a Germano Berteotti, membro dell’Accademia Italiana della Cucina e del Rotary Club di Riva del Garda e Rovereto, per l’attenta organizzazione e l’impegno nella riuscita di questa serata così speciale.