Gruppo Fedrigoni, c’è preoccupazione per il futuro occupazionale
Cartiera del Varone, Arconvert e stabilimento di Scurelle (ma anche negli altri stabilimenti in Umbria, Veneto e Marche) del gruppo Fedrigoni sono in ansia da occupazione perché i circa seicento lavoratori, dopo aver preso visione della proposta unilaterale della società che fa capo allo storico gruppo produttivo industriale, proposta che prevede di rivedere gli accordi in essere. Oggi ogni stabilimento ha una sua contrattazione, diversa dalle altre e per questo i vertici stanno lavorando ad un’unificazione contrattuale per tutti gli stabilimenti. Proposta, dunque, che potrebbe anche contenere ribassi in busta paga che, ovviamente, ai lavoratori non va certamente a genio adottare. Ma i sindacati fanno sapere che così non sarà, ossia la trattativa non prevede ribassi nella corresponsione degli stipendi ma solamente una “revisione” dei premi di produzione e risultato dei budget che fanno riferimento agli indicatori aziendali. Tutto il resto, insomma, non sarà toccato, dal lavoro notturno al ciclo continuo ma è chiaro che dovrà essere intavolata una trattativa tra le parti, sindacati e azienda che si siederanno attorno ad un tavolo per mettere a punto le rispettive richieste e posizioni. Arco, intanto, ha firmato l’accordo per la Cassa Integrazione di 174 dipendenti tra il prossimo otto e 23 agosto (Emergenza Covid 19), lavoratori che rimarranno a casa o saranno chiamati al lavoro con orario ridotto.