Gli asini come modello educativo

Redazione28/12/20213min
vie asini foto 3


Favorire l’inclusione sociale tra pari grazie all’esperienza con il branco di equini. È quello che fa l’associazione «Le vie degli asini» Aps di Riva del Garda, impegnata nel progetto «L’impronta emotiva del contatto», una ricerca-azione che mira a implementare le competenze nell’ambito delle relazioni sociali, in particolare nei gruppi dei pari, dove i giovani della comunità affrontano le loro sfide. Saper gestire i rapporti e le emozioni è fondamentale nella vita di un individuo, tanto più se in evoluzione.
L’adolescenza è un periodo molto delicato della crescita ed è per questo che l’associazione ha promosso, con la collaborazione di esperti psicologi, un intervento volto alla costruzione di un nuovo strumento didattico che, una volta pubblicato, potrà essere utilizzato nei contesti educativi. A tal fine «Le vie degli asini» ricorre alla collaborazione di asini e cavalli del branco che, come un modello educativo, aiuta a comprendere come gestire relazioni sociali ed emozioni, mantenendo sia il gruppo che il benessere di ogni individuo in equilibrio. Il progetto è sostenuto dal contributo del Servizio politiche sociali della Provincia autonoma di Trento e dal Ministero del Lavoro, e vede la collaborazione di alcuni istituti scolastici trentini e veneti, nei quali viene impiegato un nuovo questionario che mira ad aiutare i ragazzi a decodificare correttamente il linguaggio non verbale, quindi i comportamenti altrui, a favore di una maggiore inclusione.

L’equipe di professionisti esperti in «Interventi assistiti con gli animali» (Iaa) de «Le vie degli asini» ha in attivo diversi progetti realizzati e in programma, volti ad accompagnare adulti e ragazzi nella crescita e potenziamento delle proprie risorse, supportati dallo storico gruppo di collaboratori equini. Per conoscere le attività è possibile visionare il sito: https://www.leviedegliasini.it/
L’associazione ha bisogno di sostegno per questa iniziativa, dato che i finanziamenti che riceve non coprono tutto il percorso, e conta sull’aiuto dei privati tramite libere erogazioni (fiscalmente detraibili), per le quali si possono ottenere informazioni all’indirizzo email [email protected]

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