Giulio Mastrototaro, il baritono rivano dal Coro Castel alla Scala

Claudio Chiarani23/01/20222min
Giulio Mastrototaro NF_0121

Ne ha fatta di strada Giulio Mastrototaro, nato a Riva del Garda ma residente a Cortaccia, in Alto Adige, dividendosi tra gli appuntamenti canori alla Scala e, prossimamente, del “Maggio Fiorentino” a Firenze e al prestigioso festival di Torre del Lago dedicato a Giacomo Puccini.
Nato nel 1979, figlio di Angelo e Clara che abitano tutt’ora a Riva del Garda, avvicinatosi al mondo del canto nel Coro Castel di Arco mentre frequentava i campi da calcio come direttore di gara, Giulio Mastrototaro si è diplomato al Conservatorio di Bolzano col massimo dei voti. Seguito dal Maestro Vito Maria Brunetti, Giulio ha iniziato ad esibirsi al Teatro San Carlo di Napoli, altro “tempio” della lirica, cui sono seguite esibizioni a Firenze, Bologna, Roma con Maestri come Muti, Zedda, Luisotti, Alessandrini, in trasferte fuori dall’Italia a Salzburg, Bregenz, Vienna, Bruxelles, Valencia e perfino in Giappone, a Tokio.
Esibizioni rese difficoltose dalla pandemia e al lockdown conseguente alla diffusione del Covid. La “prima” del baritono rivano è stata nel 2019 alla Scala di Milano, in dicembre, dove si è esibito nella Tosca, cui poi è seguita quella di “Turco in Italia”, l’opera buffa in due atti di Gioacchino Rossini tenutasi per la prima volta alla Scala di Milano nel 1814. Poi il “buio”, ossia il lungo periodo dovuto alla diffusione del virus che ha bloccato il mondo intero e durante il quale Mastrototaro si è dedicato allo studio e all’approfondimento di libretti e partiture. Ritenuto dalla critica uno dei migliori interpreti di Rossini, per Mastrototaro ora arrivano anche i riconoscimenti della critica. In diretta su Rai 5 si è esibito con “Italiani d’Algeri” ed “Elisir d’amore” ottenendo diversi apprezzamenti dai vari direttori d’orchestra, dalla direzione del teatro e, soprattutto dal pubblico.


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