«Giovani: coltiviamo il futuro?»: finanziato il progetto di Arco

Redazione28/06/20223min
ERASMUS Giovani studenti

 

L’Associazione nazionale dei Comuni italiani ha ammesso a finanziamento il progetto «Giovani: coltiviamo il futuro?», realizzato dal Comune di Arco in collaborazione con la Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige e con l’Apsp Casa Mia di Riva del Garda.
Il progetto si sviluppa su due fronti paralleli: un censimento dello stato del paesaggio locale, attraverso una ricognizione delle aree agricole abbandonate e degli edifici rurali dismessi, e una serie di attività e azioni di formazione rivolte a giovani (under 36) che vogliano avviare attività imprenditoriali in ambito agricolo-forestale o agro-turistico.

Il finanziamento è arrivato dall’avviso pubblico dell’Anci «Fermenti in Comune», finanziato con il riparto 2019 destinato ai Comuni del Fondo nazionale per le politiche giovanili, che mirava a sostenere l’avvio o il rafforzamento di azioni positive messe in campo dai giovani per affrontare le sfide sociali ritenute prioritarie per le proprie comunità e in grado di contribuire fattivamente allo sviluppo locale, e che recentemente è stato rifinanziato.

Il progetto ha origine dall’iniziativa «Una comunità resiliente per un futuro accogliente», realizzata nel 2020 dal Comune di Arco nell’ambito del progetto Eit Climate – Kic Saturn (che ha l’obiettivo di favorire la ricerca di un sistema sostenibile per l’interazione virtuosa tra aree urbane e rurali e l’elaborazione di nuovi modelli di gestione delle risorse naturali e di strategie di contrasto al cambiamento climatico) e inserita nel programma ambientale Emas. Quaranta giovani under 40 avevano immaginato il futuro del Garda trentino nel 2040, con particolare attenzione al tema della sostenibilità. In particolare, sulla proposta del gruppo di lavoro «Tutela e promozione del paesaggio» è stato elaborato questo progetto, per la realizzazione del quale è stato chiesto, all’inizio del 2021, il finanziamento dell’Anci. Alla Fondazione Edmund Mach spetta l’affiancamento per il censimento, il supporto per l’elaborazione dei piani di recupero delle zone rurali abbandonate considerate interessanti e la formazione dei giovani; all’Apsp Casa Mia, l’elaborazione e la cura del bando borsa-lavoro per dare un supporto economico iniziale ai giovani che intendano partire con il recupero di una delle aree individuate con un progetto di riqualificazione, la messa a disposizione degli spazi del centro giovani Cantiere 26 e il supporto per incontri pubblici e per l’attivazione di uno sportello dedicato. Il bando sarà redatto nel corso del mese di giugno, per partire con l’attività entro l’autunno.


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