Ex Comboniani di Arco, Mattei (Fondazione) convoca un Cda d’urgenza
Dire che Paolo Mattei, presidente della “Fondazione Comunità di Arco, sia rimasto stupito dalla “mossa” di Roberto De Laurentis d’acquistare il compendio noto come “ex Comboniani”, è chiaramente un eufemismo, tuttavia si concede al cronista senza particolari toni duri nei confronti sia di De Laurentis sia dell’avvenuta operazione che ha visto l’ex presidente della Fondazione acquistare, assieme al dott. Fabio Sandrini, il compendio dei Comboniani composto dalle due ville Corradi e Weber.
“Dico solo che i nostri atti sono trasparenti – dichiara l’attuale presidente della Fondazione Città di Arco ed ex Sindaco – per cui tutto è protocollato e visionabile. Non aggiungo altro, se non che De Laurentis ha dato la sua versione dei fatti. Posso solo dire che la Fondazione ha lavorato due anni su di un progetto volto al bene della comunità, alla luce di quanto successo andremo ad approfondire. Ho convocato un Cda d’urgenza per lunedì 19 aprile, desidero capire e fare un’analisi della situazione e, se nel caso, eventuali azioni d’intraprendere. So quello che dico – aggiunge Mattei – Il Cda in Fondazione è compatto, il progetto “Villa Argento” è stato presentato in Provincia, per cui la forza e trasparenza dello stesso sono le cose che contano. Ciò che è stato fatto non da adito a dubbi da parte nostra. È la forza dei fatti, e io credo di più a questo che a tante altre cose. Tuttavia, vedremo nei prossimi giorni come evolverà il tutto. In questo frangente ho bisogno di qualche elemento in più che non siano chiacchiere”.
Il primo cittadino Alessandro Betta è ovviamente deluso di come siano andate le cose, ma relativamente tranquillo. “Penso che sia un peccato per la Fondazione – dice il primo cittadino – e per tutto quello che ci sta dietro. La cura degli anziani, delle persone, dispiace che non si sia potuto concretizzare il progetto di dare forza alla terza età, ma anche quello che avrebbe visto la possibilità per la palestra di via Nas di avere al posto di quel corridoio angusto che c’è oggi un accesso alla palestra e agli spogliatoti decisamente migliore. Aggiungo che non va in porto un bellissimo progetto che era stato avviato, certo, c’è un po’ di amarezza ma quello che è successo fa parte delle regole di questo mondo, che purtroppo in ambito pubblico sono più vincolanti rispetto a quelle dei privati. “Villa Argento” – conclude Betta – avrebbe dato un grande ritorno alla terza età e alla scuola, chiaro che lo avrei preferito perché sarebbe andato, ripeto, incontro al bene della Comunità, non dei privati. Sarebbe stata una bella opportunità, ma magari i privati faranno una cosa bellissima, vedremo”.