Emergenza caldo, misure di sicurezza per lavoratori e persone fragili

Con il ritorno del caldo estivo si ripropone il tema dei comportamenti corretti per affrontare le temperature più elevate durante la giornata, evitando i rischi per la salute rappresentati dalle ondate di calore, in particolare per i lavoratori più esposti, gli anziani e le categorie fragili. L’Assessore alla salute della Provincia autonoma di Trento, Mario Tonina, ha invitato nei giorni scorsi l’Azienda provinciale per i servizi sanitari (Apss) a rinnovare le misure gestionali e organizzative per assicurare un’efficace campagna informativa e di sensibilizzazione della popolazione, adottando le azioni necessarie di monitoraggio e prevenzione in sinergia con gli interlocutori del territorio, quali Comuni, Comunità di valle, Rsa ed enti del Terzo settore. In particolare, è stata chiesta attenzione al coinvolgimento della medicina generale, per identificare i casi a rischio dal punto di vista sanitario e socio-assistenziale.
In ambito lavorativo le alte temperature sono un fattore di rischio da affrontare attraverso adeguate misure di prevenzione. L’esposizione al calore durante l’attività lavorativa può infatti accrescere il rischio di infortuni dovuto alla stanchezza e alla mancanza di concentrazione, portare a malattie da calore fino, nei casi più estremi, alla morte. I settori a maggior rischio rimangono quelli dell’agricoltura, dell’industria, dell’edilizia, dei cantieri stradali e delle consegne, ma massima attenzione al fenomeno deve essere posta in ogni ambito lavorativo.
Ecco le principali misure di prevenzione e precauzione da adottare in caso di alte temperature sui luoghi di lavoro e attività fisiche gravose:
– informare circa i fattori predisponenti ad aumentare il rischio, quali età, genere, obesità, assunzione di alcool o caffeina, utilizzo di farmaci e condizioni personali di salute, come cardiopatie)
– disporre di acqua fresca nelle vicinanze del posto di lavoro
– bere in abbondanza (almeno mezzo litro ogni ora) e frequentemente (almeno ogni 15 minuti)
– programmare in funzione del clima e della pesantezza del lavoro svolto frequenti periodi di pausa per riposare e assumere bevande in luoghi adeguati (aree appositamente dedicate o ripari)
– variare l’orario di lavoro per sfruttare le ore meno calde, programmando i lavori più pesanti nelle ore più fresche
– prevedere per i nuovi addetti e per quelli che sono stati lontani per più di una settimana un periodo di acclimatamento tramite pause più frequenti e incrementi graduali del carico di lavoro
– prevedere un controllo periodico per i lavoratori esposti al rischio di stress da calore aggravato dall’uso di indumenti protettivi
– prevedere l’uso di indumenti leggeri e traspiranti (per i lavoratori esposti al sole adottare l’uso di indumenti di colore chiaro e del copricapo
evitando di esporre la pelle direttamente ai raggi solari)
Anche il Coordinamento tecnico per la sicurezza nei luoghi di lavoro delle Regioni e delle Province autonome ha predisposto delle Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare, con l’obiettivo di fornire indicazioni utili ai datori di lavoro e a tutti gli operatori per prevenire il rischio di stress da caldo e da radiazione solare. Il testo è scaricabile a questo link.