Emergenza Asilo Nido ad Arco: “Si trovi una sede provvisoria”

Redazione02/08/20254min
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A pochi giorni dalla scadenza del termine fissato per il completamento della ristrutturazione, il 23 luglio 2025, l’apertura del nuovo Asilo Nido di via Donatori di Sangue ad Arco si allontana ulteriormente. La nuova data indicata dall’Amministrazione comunale è il 2026. Un ritardo che sta facendo crescere il malcontento tra i cittadini e le famiglie rimaste escluse dal servizio.
Tra le voci che si sono levate in questi giorni c’è quella di Davide Michelotti, che ha scritto a “la Busa” per segnalare l’urgenza della situazione. “In merito alla questione dell’Asilo Nido di Arco, la Giunta ha dichiarato apertamente che aprirà nel 2026. Ma nel frattempo cosa facciamo con le famiglie che non sanno dove lasciare i propri figli durante l’orario di lavoro?”.
Michelotti, già impegnato su questo tema con Fratelli d’Italia insieme a Giorgia Santoni, sottolinea come le segnalazioni siano state numerose: “Abbiamo ricevuto parecchie lamentele da mamme che si sentono abbandonate. Mi sono preso questa situazione a cuore, non si può restare fermi”.
La richiesta che arriva dal cittadino è chiara: non limitarsi ad aspettare la fine dei lavori, ma cercare soluzioni temporanee. “Propongo alla Giunta di trovare un luogo provvisorio, anche solo per qualche mese. Penso a spazi come il Cantiere 26 o l’Oratorio. È una questione di buon senso: le famiglie non possono essere lasciate sole”.
Il tema è diventato politico: il gruppo di Fratelli d’Italia ha rivolto un appello diretto alla giunta guidata dalla sindaca Arianna Fiorio, chiedendo “risposte chiare e trasparenti” e denunciando che “a fronte di 130 domande di iscrizione, solo 50 bambini sono stati accolti nella vecchia struttura”.

 

 

Nel frattempo, il cantiere del nuovo nido – avviato con l’obiettivo di rispondere all’aumento della domanda di servizi per l’infanzia – continua a registrare ritardi. Durante l’ultimo consiglio comunale, il vicesindaco Marco Piantoni ha confermato che le criticità tecniche, in particolare quelle legate all’interrato, hanno imposto una revisione del progetto. “Abbiamo dovuto stralciare parte dei lavori per problemi di umidità e infiltrazioni”, ha dichiarato.
L’assessore ai lavori pubblici Massimiliano Floriani ha aggiunto che demolire e ricostruire sarebbe stato più rapido, ma si è scelta la strada della ristrutturazione per preservare il valore architettonico dell’edificio. “Stiamo monitorando la situazione con sopralluoghi settimanali – ha detto – ma è chiaro che l’asilo non sarà pronto quest’autunno. L’apertura è prevista per il prossimo anno, probabilmente nel 2026”.
Un’attesa troppo lunga, secondo molti cittadini. “Non è solo una questione edilizia – ribadiscono da Fratelli d’Italia – ma un’urgenza sociale. Il diritto all’educazione dei più piccoli e quello alla conciliazione tra lavoro e famiglia sono in gioco”.
Michelotti chiude il suo intervento con un appello al pragmatismo: “Non si tratta di cercare colpe, ma soluzioni. La giunta dovrebbe intervenire subito, anche con una sistemazione provvisoria. Bastano pochi mesi: diamoci da fare”.