Elezioni Comunali Arco: 4 domande alla candidata Sindaca Chiara Parisi
Andiamo a scoprire chi sono i candidati a ricoprire la carica di Primo Cittadino delle città dell’Alto Garda (tranne Tenno che ha votato lo scorso anno) grazie alle loro risposte a quattro specifiche domande pubblicate sul numero di settembre del mensile La Busa.
SCHEDA
Chiara Parisi – Arco
Nata a Rovereto, 36 anni, naturalista.
Arco: aventi diritto al voto 14.881
Coalizione:
Civica Comunità Lavoro Ambiente
Civica Domani giovani in azione
Civica Olivaia
1 – Quali sono gli obiettivi che si pone nei suoi primi cento giorni di Governo.
“Prima di tutto sarà necessario istituire una delega per tutte le tematiche legate al Covid che consenta di coordinarsi con associazioni, enti sanitari, cooperative sociali, istituti scolastici al fine di operare tempestivamente a sostegno delle realtà produttive ed occupazionali da un lato e per quelle sociali e educative dall’altro, cercando di tutelare la salute, ma anche di proteggere il tessuto di relazioni sociali e di solidarietà che sono l’essenza di una comunità. Poi imposterò il lavoro per alcune delle nostre priorità come la realizzazione di percorsi ciclabili che colleghino in sicurezza frazioni, scuole, lavoro e l’attivazione dei percorsi partecipativi iniziando il confronto con cittadini e Associazioni per attuare soluzioni condivise”.
2 – Quali sono le principali problematiche da risolvere e come intende affrontarle.
“Arco sta subendo un’erosione geografica e culturale, che inficia sulla qualità della vita. In risposta prevedo politiche mirate e organiche che sappiano guardare lontano senza dimenticare da dove veniamo, che con innovazione e sapienza riportino alti standard di vivibilità e benessere per tutti. Per esempio il problema della mobilità: il traffico non si risolve favorendo l’uso dell’auto privata di cittadini e ospiti, ma con una politica che porti alla sua riduzione, incentivando la mobilità leggera e efficientando il servizio di trasporto pubblico. Contrasteremo il degrado del paesaggio promuovendo il consumo di suolo zero e il recupero del dismesso. Interverremo quindi ridando lustro a parchi e edifici storici pubblici dell’epoca Kurort, perché patrimonio culturale garante dell’identità collettiva, trovando inoltre spazi polifunzionali che rispondano ai bisogni sociali e culturali di giovani, anziani e famiglie”.
3 – In cosa sarà diversa la sua gestione della città rispetto all’ultimo quinquennio.
4 – Perché ritiene che i cittadini – elettori debbano avere fiducia in Lei.
“Fiducia in me perché portavoce di una squadra che ha chiari gli obiettivi per un rinnovamento di Arco e che da oltre un anno lavora con professionalità, dedizione, coesione e entusiasmo alla concretizzazione di un progetto organico, moderno e condiviso. Un progetto politico che favorisce la collettività anziché il singolo, che segue i dettami dell’agenda 2030 dell’ONU che ha come obiettivi quello di non lasciare indietro nessuno con pratiche che promuovano la giustizia ambientale e sociale”.