Cronavirus: a casa senza lavoro tantissimi dipendenti stagionali
Non c’è dubbio che a pagare lo scotto della pandemia che sta tuttora interessando il mondo intero, ossia l’infezione da contagio dovuta al nuovo Coronavirus Sars-Cov2 saranno anche i tantissimi dipendenti stagionali del Garda trentino. Numeri impressionanti in diversi settori economici locali, dal commercio alla ristorazione, dai servizi per le imprese all’agricoltura, dall’estrattivo alle costruzioni è tutto un segno negativo espresso in percentuali davvero da paura. Sono 1.122, ad esempio, le assunzioni non registrate nel Terziario con un calo del 33% rispetto al trimestre 2019 dove, invece, se ne erano registrate 3.419. La Busa, però, è nel settore alberghiero che “piange” oltremodo la crisi con poco più di mille assunti, sempre nel primo trimestre 2020 contro i quasi 2.000 dello scorso anno, dunque un calo quasi del 50% (46,3% per la precisione). Chi più chi meno, tuttavia, il calo è drastico soprattutto tra i giovani che, almeno quelli fino ai 29 anni vedono assunzioni in negativo pari al 33,4%, ossia quasi 500 assunzioni in meno rispetto al 2019. Più colpite le donne con un calo del 36% rispetto al più contenuto (si fa per dire) calo fatto registrare in ambito maschile, un meno 24,8%. Perdono il 47,7% i contratti di apprendistato, il 41,9% i contratti a tempo determinato con 1.162 contratti in meno rispetto sempre al trimestre gennaio-marzo 2019.