Coronavirus: calano i contagi ma cresce la preoccupazione per il turismo
Il Garda trentino, ma logicamente anche quello veneto e bresciano, così come per l’intero comparto turistico nazionale subirà un durissimo colpo. Nell’Alto Garda, territorio che da solo in Trentino vanta tre milioni e mezzo di presenze turistiche, inutile negarlo, sarà un dramma per l’intero comparto. Dai posti di lavoro ai fornitori, da chi di turismo vive con la propria attività, dal piccolo pubblico esercizio al grande e lussuoso Hotel si fa già la stima dei “danni.” Preoccupazione per i lavoratori stagionali, ora che il periodo di disoccupazione sta per terminare, è stata espressa dal presidente dell’Unione Albergatori Alto Garda e Ledro Enzo Bassetti. “Le prenotazioni? Zero, almeno fino a tutto giugno compreso – ha dichiarato l’ex primo cittadino di Riva del Garda degli anni ’80 – per cui si inizierà ad assumere dipendenti da quel momento. Ma in linea teorica, si badi bene, perché ancora non si sa quando finirà l’emergenza legata alla diffusione e, si spera, termine del Coronavirus. Punteremo di più sul mercato italiano che estero, anche perché l’estero che per noi al 50% e più significa Germania ha i suoi problemi.” Eventi annullati o spostati al prossimo autunno, dunque, tanti ma che si spera possano ancora contribuire a salvare qualcosa di questo 2020 per il quale molti operatori hanno già messo la mano sul portafoglio. Le caparre restituite, infatti, hanno raggiunto cifre considerevoli e non è che, vista l’emergenza si possa dare una colpa a chi le aveva già versate. Vanno restituite. Anche Petra Mayr, presidente Asat (l’altra Associazione trentina degli albergatori) non può che concordare con le dichiarazioni di Bassetti. “Con le assunzioni bloccate – spiega – e le disdette che continuano ad arrivare non serve spiegare molto. I nostri associati sono molto preoccupati per la mancanza di liquidità, mentre aiuti sul fronte della categoria non se ne vedono. Serve denaro a fondo perduto o la sospensione della corresponsione delle tasse ai comuni, perché prorogarle non sarà la soluzione. Sono comunque fiduciosa che la nostra APT Garda Trentino e Riva del Garda Fierecongressi S.p.A. stiano approntando una strategia volta a non perdere gli eventi, anche se non credo questo potrà supplire alla mancanza di prenotazioni.” L’Inps per mezzo della sua responsabile, dott.ssa Giannelli ha fornito qualche indicazione in merito. “Stiamo attendendo la circolare dettagliata, ma prima va attivata la procedura sul nostro sito nazionale per ottenere il PIN d’accesso e poi, dal 1° aprile fare la domanda. PIN che arriva in due comunicazioni separate, una tramite sms e l’altra via posta cartacea.” Complicazioni burocratiche che caratterizzano l’Italia e che in questo momento, forse (anzi, senza forse) non servirebbero per dare agli italiani un po’ di tranquillità economica.