Coronavirus: all’ex Oratorio di Arco le bare in attesa della sepoltura
Tutti abbiamo negli occhi le immagini dei mezzi militari che trasportano al cimitero i feretri dei morti a causa del Coronavirus. Immagini crude, forti ma che servono senz’altro a farci capire che con questo virus non si scherza. In questo contesto corre ai ripari anche l’amministrazione comunale di Arco con la decisione che le bare con i deceduti potranno trovare spazio nei locali dell’ex oratorio di via della Cinta, almeno fino a quando non sarà possibile dare ai defunti la sepoltura o la cremazione. Un’emergenza, quella del Covid 19, che sta stravolgendo la nostra vita, cambia le regole e ci mette di fronte alla cruda realtà. Per questo il sindaco Alessandro Betta ha firmato l’ordinanza con la quale alcuni spazi dell’ex Oratorio, appunto, potranno essere utilizzati come luogo temporaneo di deposito dei feretri degli scomparsi a seguito dell’emergenza sanitaria in atto. Questo perché i tempi per il trasporto delle salme verso il forno crematorio di Mantova si sono inevitabilmente allungati, mentre anche gli spazi presso il cimitero di via Mantova sono esauriti. Gli spazi individuati all’interno del compendio, che una volta era luogo di gioco e spensieratezza di tanti arcensi, sono quelli che arano adibiti a cinema e treatro ed idonei per ubicazione e requisiti igienici.