Coronavirus 9-4-2020: altri 3 decessi ad Arco, 615 i positivi dell’Alto Garda e Ledro

Redazione09/04/20203min
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13 nuovi decessi (che portano il totale a 268), 89 nuovi contagi, di cui 88 verificati con tampone. Sul totale, sono 47 i casi positivi nelle Rsa, 881 i tamponi effettuati, 69 i posti occupati in terapia intensiva, 462 in totale i guariti: sono questi i numeri che descrivono alla data di giovedì 9 aprile l’evoluzione del contagio da Covid 19 in Trentino.
C’è ancora molta prudenza su come affrontare l’emergenza, come ha detto il presidente Maurizio Fugatti, con l’invito a passare Pasqua e Pasquetta a casa, ma si comincia a ragionare anche in Trentino sulla cosiddetta “fase 2”.
L’Alto Garda e Ledro, alla data di giovedì 9 aprile, conta 615 contagiati da coronavirus e 69 decessi.
Sono stati confermati Covid tre decessi ad Arco di alcuni giorni fa: due uomini di 74 e 89 anni e una donna di 87 anni.
Questo la suddivisione del totale dei casi forniti dalla Provincia, dei guariti e dei decessi per città:
Arco: 275 – 29 guariti – 23 decessi
Drena: 11 – 2 guariti
Dro: 70 – 7 guariti – 16 decessi
Ledro: 138 – 10 guariti – 24 decessi
Nago Torbole: 9
Riva del Garda: 99 – 9 guariti – 5 decessi
Tenno: 13 – 1 guarito – 1 decesso
“Il motto – ha proseguito Fugatti – è prepararsi alla ripartenza. Per questo si susseguono gli incontri con categorie e attori sociali. Sono impegnati due gruppi di lavoro in materia economica. Vogliamo mettere a disposizione del Governo, con cui collaboriamo in questa emergenza nazionale, alcune proposte che devono garantire la salute dei lavoratori e permettano anche di ragionare sugli ipotetici settori da cui iniziare la fase di riapertura. Proponiamo di valutare le attività all’aperto, come cantieri boschivi, cave, manutenzioni, sistemazioni fluviali, cantieri stradali, nonché tutte le attività in cui l’imprenditore socio opera da solo o con gli stretti famigliari, a condizione che vengano rispettate le misure di protezione sanitaria. Ragioniamo anche sulle aziende che stanno facendo interventi per la messa in sicurezza. Le aziende sanitarie dovranno predisporre una stretta sorveglianza epidemiologica per poter prevedere interventi urgenti di sanità pubblica”.
Per quanto riguarda le Case di riposo, ha evidenziato Fugatti, è stato messo in atto un affiancamento con una task force, guidata dal dottor Gobber dell’Apss, che dà consigli organizzativi e sanitari alle case di riposo. In questo modo si vuole tutelare il più possibile gli ospiti delle case di riposo, ha spiegato Fugatti, anche sulla base delle sollecitazioni che arrivano dalla parte scientifica dell’azienda sanitaria. Il presidente ha ricordato inoltre che si sta lavorando alla distribuzione delle mascherine sul territorio. Oggi, ha aggiunto, si è tenuto un incontro con gli amministratori dell’Alto Garda per parlare delle problematiche del territorio.

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