Ciclovia del Garda serata informativa con il Coordinamento ambientalista
Il Coordinamento interregionale per la tutela del Garda, che riunisce privati cittadini, comitati e associazioni ambientaliste, ha organizzato un incontro informativo sulla Ciclovia del Garda dove saranno trattati i temi legati a paesaggio, sicurezza e costi dell’opera in corso di costruzione che si svolgerà venerdì 8 settembre, presso l’Auditorium delle scuole “S. Sighele” di Riva.
“È da diverso tempo che si sente parlare della Ciclovia del Garda – scrive il Coordinamento – come di un progetto di mobilità sostenibile che dovrebbe offrire ai ciclisti la possibilità di percorrere il territorio circumlacuale in sicurezza, lungo percorsi che, oltre allo sviluppo del ciclo-turismo, tendano anche alla valorizzazione del territorio. Grande è stata quindi una sorpresa – prosegue il comunicato – vedere le proposte della Provincia autonoma di Trento e delle Regioni Lombardia e Veneto che tracciano una riga a bordo lago, incuranti di annullare le già risicate spiagge ed i pochi canneti, di sovrapporsi alle storiche passeggiate di lungolago dei centri rivieraschi, di invadere i giardini degli alberghi storici, di abbattere centinaia di alberi, di trivellare le maestose rocce a picco sul lago per inserire grosse putrelle metalliche, di prevedere passerelle a sbalzo dotate di tettoia per ridurre il rischio di incidenti da caduta massi, da mitigare anche con file di paramassi e reti di contenimento su tutte le pareti rocciose. Altro tema irrisolto è quello della sicurezza, che alla base delle alte pareti rocciose non potrà mai essere del tutto assicurata. Nel tratto trentino tutta la zona è a rischio con diversi livelli di gravità. Un progetto che, allo scopo di far fruire la bellezza del lago di Garda a pedoni e ciclisti, la deturperà irrimediabilmente”.
Gli ambientalisti parlano di una possibile alternativa ai progetti messi in campo, citata nelle premesse normative che istituiscono la ciclovia: l’intermodalità di trasporto. “Tra gli obiettivi del Protocollo di intesa – dicono gli ambientalisti – troviamo l’intermodalità di trasporto auto-trenoautobus-bicicletta-battello. La soluzione ideale per i tratti più delicati è quindi la via d’acqua: un servizio di traghetti, così come succede sul Danubio e sui laghi svizzeri e del nord Europa, potrebbe essere parte integrante della ciclovia e accompagnare ciclisti e pedoni lungo il loro tragitto, offrendo la bellezza del paesaggio gardesano, che da un paio di secoli attrae viaggiatori, pittori, letterati e poeti”.