C’È L’OK DEL COMUNE DI RIVA, SALVA “POLENTA E MORTADELLA” DI VARONE
Quando tutto sembrava “perduto” e si andasse incontro ad uno slittamento della data prevista per lo svolgimento di Polenta e mortadella, la tradizionale sagra che si tiene a Varone a causa delle note vicende che di fatto hanno spaccato i residenti locali sulla “location”, ecco la risposta dell’Amministrazione comunale: va bene il parcheggio di via Sega, ma solo per questa edizione. Per il 2020 si dovrà trovare un altro posto dove farla. Accolte, dunque, le controdeduzioni del Comitato organizzatore sulle difficoltà legate alla logistica e alla Normativa Decreto sicurezza che prevede dei “paletti” molti stretti per le manifestazioni all’aperto. Preceduto dalla marcia non competitiva “Quattro passi in attesa di Polenta e mortadella” la tradizionale sagra che risale al 1463 per sfamare (allora) i poveri che non avevano da mangiare almeno un giorno si farà. Solo il maltempo ora potrebbe far spostare la data, e da questa mattina i volontari sono già all’opera per preparare tutti i “correttivi” che sono necessari allo svolgimento nel parcheggio di via Sega sui quali vigilerà il Comune affinché sia tutto fatto a dovere come normativa impone. Sgombero compreso di tutto quando serve già a partire dalle prime ombre della sera di domenica 10 marzo affinché il parcheggio torni fruibile immediatamente alla popolazione dall’indomani. Rimane l’amaro (anzi l’insipido si potrebbe dire visto il menù) in bocca alle altre associazioni che erano favorevoli allo svolgimento nell’area del Parco del Pernone, area che per il Comitato invece presentava diverse criticità, dai parcheggi alla sistemazione logistica degli stand e non ultimo la presenza di “vigilanti” in numero superiore rispetto a quelli necessari per via Sega. Associazioni che in via Sega non ci saranno per gli eventi di contorno alla sagra. Soddisfatta la segretaria del Comitato Elisa Betta e direttivo tutto logicamente, che ribadiscono come il “no” al Pernone sia dettato solo da reali problemi di logistica e non per puro piacere di avversità verso il Parco. E il piazzale dell’Oratorio sede storica della sagra? Non se ne parla nemmeno ha risposto la Parrocchia (il fondo è stato rifatto), dunque problema rinviato di 12 mesi.