Cavalieri d’Italia in Val di Ledro tra Garibaldi e Palafitte

Redazione07/08/20253min
I Cavalieri davanti alla stele di Garibaldi


 

Una giornata all’insegna della memoria storica e della cultura quella vissuta dalla delegazione UNCI (Unione Nazionale Cavalieri d’Italia) delle Giudicarie, Rendena e Chiese, che ha visitato i luoghi simbolo della valle di Ledro. Guidati da Gilberto Artini e accompagnati da numerosi soci, i partecipanti hanno potuto rivivere due momenti cruciali della storia italiana: la battaglia garibaldina di Bezzecca e le testimonianze dell’età del bronzo racchiuse nel sito delle Palafitte, patrimonio mondiale UNESCO.

La giornata si è aperta con la visita al Museo Garibaldino di Bezzecca, allestito nell’ex lavatoio del paese, che raccoglie cimeli e testimonianze legate alla storica battaglia del 21 luglio 1866, durante la Terza guerra d’Indipendenza. Proprio qui Garibaldi, dopo una serie di vittorie contro gli austriaci, ricevette l’ordine del re di ritirarsi e rispose con il celebre “Obbedisco”, frase scolpita nella memoria nazionale.

 

 

Il percorso è poi proseguito sul colle di Santo Stefano, dove i cavalieri hanno visitato la Chiesa Ossario militare e le trincee della Prima Guerra Mondiale, che testimoniano il secondo tragico momento bellico che ha segnato la valle, con lo sfollamento di tutta la popolazione locale nei campi profughi dell’Impero Austro-Ungarico.

Accompagnati dalla guida Valentina Miretti i partecipanti hanno apprezzato la qualità del racconto e la capacità di legare le vicende storiche del Risorgimento e della Grande Guerra con l’attualità, attraverso un percorso che tocca le emozioni e il senso di appartenenza.

Dopo un pranzo conviviale presso il ristorante “Da Franco e Adriana” di Pieve di Ledro la comitiva ha concluso la giornata con la visita alle Palafitte di Ledro.

All’iniziativa hanno preso parte, oltre al presidente provinciale Renato Trinco, anche l’amministratore Pierangelo Berghi, il segretario Rino Angheben e l’addetto stampa Graziano Riccadonna, assieme a una nutrita rappresentanza di soci, tutti entusiasti per la proposta culturale e il valore dell’esperienza vissuta in Val di Ledro