Case di riposo dell’Alto Garda e Ledro: serve lana per il “Gomitolo dei Ricordi”
“Lana, c’è urgentemente bisogno di lana”. Ma come! non siamo in estate? O abbiamo sbagliato emisfero? I maglioni di lana li abbiamo già lavati, profumati e imbustati nell’armadio, con tanto di palline antitarme. Ma l’appello lanciato sulla bacheca della Fondazione Comunità di Arco, come su quelli di altre case di riposo della nostra comunità, non lascia spazio a false interpretazioni: “Cerchiamo urgentemente – con le parole vergate in grassetto – lana di tutti i tipi, per fare insieme un grande gomitolo in occasione dell’Alzheimer Fest. Scrivere direttamente in privato o contattare il reparto di animazione della Fondazione Comunità di Arco”.
La curiosità ci assale. La telefonata di rito è doverosa, per capire di cosa si tratta. Da Arco però ci dirottano all’Apsp “Città di Riva”, in via Ardaro 20. Dall’altra parte del tavolo troviamo Sara Dellaidotti, educatrice professionale, e Lara Rigatti, assistente sociale responsabile per la Comunità di valle Alto Garda e Ledro del progetto “Spazio Argento”. Si tratta de “Il Gomitolo dei ricordi”, un vero, autentico e grande gomitolo di lana. Che però, scopriamo, può essere composto anche da altri materiali. L’importante è che sia un filo di tessuto. Perché il “Gomitolo dei Ricordi” sarà un’opera d’arte viva. Un’installazione artistica “sui generis”, sulla quale saranno appesi fogli di carta che raccontano un ricordo. Terminata l’opera, sarà esposta a Levico Terme, in occasione dell’Alzheimer Fest, in programma il 14 e 15 settembre. Al progetto del grande “Gomitolo dei ricordi” partecipano l’Apsp Città di Riva, come ente capofila, la Fondazione Comunità di Arco, l’Apsp Giacomo Cis di Bezzecca e l’Apsp Residenza Molino di Dro, insieme a Marco Tabilio, autore, artista e disegnatore.
“Ci serve urgentemente lana – spiegano Sara e Lara – perché dobbiamo realizzare un gigantesco gomitolo composto da molti fili intrecciati e sarà il risultato dell’unione di tutti i gomitoli realizzati in ogni Rsa che aderisce al progetto. Deve essere percepito come metafora concreta dell’intreccio delle vite, di una comunità che accoglie e contiene, del patrimonio collettivo delle memorie di noi tutti, considerati non come entità singole, ma fibre del tessuto più grande che è la comunità”.
Il gomitolo gigante sta crescendo grazie alle laboriose mani degli stessi anziani, degli operatori sanitari e dei familiari all’interno delle RSA della Comunità Alto Garda e Ledro. E ha un significato ben preciso. “Affermare l’apertura delle strutture al territorio e il superamento dell’idea della Casa di Riposo stigmatizzata come “ultima spiaggia”, per esprimere invece un’idea di Casa di Riposo come luogo di interazione sociali e di progettualità, non solo la cornice di un epilogo”.
Sul grande gomitolo finale saranno appuntati, con appositi spilloni, i foglietti dei ricordi delle persone affette da demenza, degli operatori delle Rsa e dei familiari, raccolti durante una serie di incontri che stanno avvenendo nelle case di riposo: memorie di vita, di lavori, ricordi di un tempo lontano, aneddoti buffi e ricordi di momenti tristi o duri. Saranno parte integrante dell’installazione artistica e saranno trasformati in piccole mattonelle artistiche da Marco Tabilio, figura imprescindibile del progetto.
L’Alzheimer Fest sarà la prima uscita ufficiale del gomitolo gigantesco.
L’opera d’arte, terminato il festival a Levico Terme, sarà itinerante: sarà esposta in Comunità di Valle, in biblioteca e in molte altre location dell’Alto Garda e Ledro.