Casa (quasi) gratis e lavoro: al via il progetto per 8 giovani trentini
Sarà il comune di Scurelle in Valsugana ad ospitare il nuovo progetto sperimentale lanciato dalla Provincia Autonoma di Trento: otto giovani tra i 18 e i 35 anni avranno l’opportunità di vivere in co-abitazione per 2 anni in un appartamento di 270 metri quadri. A fronte di una spesa minima di 100 euro o poco più al mese, seguiranno un percorso di orientamento professionale coordinato dall’Agenzia del Lavoro e saranno parte della comunità attraverso esperienze di volontariato attivo. Obiettivo: incentivare il percorso di emancipazione dalle famiglie originarie offrendo ai giovani casa e lavoro, ripopolare il territorio montano e stimolare l’incontro con la comunità locale. Le domande per partecipare dovranno pervenire all’Azienda pubblica di servizi alla persona di Borgo Valsugana entro il 28 febbraio.
Un modello di “Coabitazione attiva”, un progetto innovativo sul quale ha investito molto l’ente provinciale per cercare di combattere la curva statistica che vede quasi il 50% dei giovani italiani, tra 25 e 35 anni, vivere ancora a casa con i genitori. Altro dato negativo l’1 milione e mezzo di ragazzi italiani nella condizione di Neet, cioè fuori da percorsi di formazione, di studio o di lavoro. Trovare soluzioni per un tempestivo cambio di rotta era quanto meno urgente ed ecco il perché della nascita di questa progettualità.
Coabitazione vuole non solo rispondere alle esigenze dei giovani in cerca di autonomia e di un’occupazione, ma anche combattere lo spopolamento dei comuni periferici e montani del Trentino. Indirettamente, il neonato progetto ha anche il merito di promuovere l’attrattività socioeconomica e turistica del territorio, stimolare il ri-uso del patrimonio immobiliare sfitto o inutilizzato e, non di poco conto, dare nuova linfa vitale alla comunità e arricchire il capitale sociale attraverso azioni di volontariato attivo,che saranno richieste ai giovani selezionati.
Al progetto Coabitazione potranno aderire giovani di età compresa tra 18 e 35 anni, desiderosi di emanciparsi dalla propria famiglia di origine e di trovare lavoro per costruire un percorso di autonomia. Dovranno aver concluso il proprio iter formativo e scolastico e, nella loro selezione, conteranno le pregresse esperienze in ambito sociale, all’interno di associazioni di volontariato o umanitarie, e lavorative.