Cantiere 26: “Punto di riferimento per tutto l’Alto Garda”
Dall’inizio delle pandemia e delle conseguenti restrizioni, il centro giovani di Arco “Cantiere 26” è diventato un punto di ritrovo per molti ragazzi vogliosi di divertimento e svago, anche se l’attività non è molto gradita da chi abita nelle vicinanze. Le segnalazioni agli uffici comunali si sono susseguite al punto da motivare l’amministrazione ad intervenire e fermare le intemperanze dei giovani. Già alcune azioni erano state compiute in merito, come la recente collocazione di una sbarra che ha impedito una volta per tutte l’accesso alle auto e ai motorini sul lato meridionale. L’obiettivo sarebbe quello di rilanciare il parco pubblico che si trova davanti al Cantiere 26 attraverso l’installazione di nuove telecamere per una maggiore sicurezza, poi si passerà a ragionare sulle possibilità di progetti a cui sottoporre l’intero parco. Come dichiara l’assessore alle politiche giovanili Dario Ioppi, si è già discusso con la direzione del Casa Mia, a cui è stato recentemente rinnovato l’incarico di gestire il centro. Inoltre, nei prossimi giorni altri incontri saranno previsti per parlare di numerose iniziative e cercare di giungere ad una soluzione nel minor tempo possibile. Ad esempio, la proposta di eliminare uno dei due campi da basket ed adibire quell’area ad altre attività. Anche gli spazi verdi meriterebbero una maggiore valorizzazione.
Non si esclude nemmeno un maggiore interessamento da parte del Comune di Riva per rendere il centro giovani di Arco un punto di riferimento per tutti i ragazzi dell’alto Garda.
(Alternanza scuola-lavoro, Liceo “Andrea Maffei”, Chiara De Franco)