CAMPING MAROADI, PALAZZINA ALZATA DI UN PIANO SENZA AUTORIZZAZIONE. SCATTA LA DENUNCIA

Polemica, e non poteva essere altrimenti, dopo la segnalazione per “abuso edilizio” al complesso abitativo che serve da abitazione e appartamenti turistici al Camping Maroadi di Arco. Il tutto scatta da un infortunio sul lavoro occorso qualche giorno fa ad un operaio, quando gli agenti del Corpo di Polizia Locale Intercomunale del comandante D’Arcangelo prendono nota di tutto. I lavori sono quasi alla fine, ma da una verifica salta fuori che manca la Deroga urbanistica sulla base della quale i lavori potevano essere fatti. Peccato che, viste le lungaggini burocratiche, i lavori per un’azienda che vive di turismo è meglio farli a stagione “morta”, dunque sulla base di una SCIA (Segnalazione Certificato Inizio Attività) il cantiere apre. I tempi sono ristretti, Pasqua arriva presto e se si vuole riqualificare non si può attendere “troppo”. La deroga arriverà, è certo, ma intanto non si potrebbe iniziare. Una situazione “d’impasse” nella quale la decisione da parte della proprietà di partire, dopo qualche settimana d’attesa giocherà a loro sfavore come oggi si è rivelato. L’infortunio fa scattare gli accertamenti, la Deroga è concessa ma solamente pochi giorni fa e così la minoranza consigliare presenta l’interrogazione per abuso edilizio. Nel sottotetto, rialzato a seguito dei lavori sono ricavati appartamenti turistici, si riqualificano gli uffici, l’annesso negozio di alimentari, il bar e la palazzina dei servizi lavanderia e servizi igienici, rimessaggio bici e altro. Un investimento corposo anche in termini economici per dare ai clienti del campeggio qualità, anno dopo anno. Solamente tre anni fa la palazzina docce e servizi igienici centrale era stata riqualificata, poi sono arrivate le case mobili. Un intoppo che ora ha generato l’esposto in Procura, dunque toccherà alla Magistratura stabilire l’entità dell’abuso e comminare la sanzione pecuniaria oppure, caso ipotizzabile, il sanare quanto fatto. Da parte dell’amministrazione comunale arcense si afferma che il percorso è stato lineare e corretto, da parte dei consiglieri della minoranza, invece, si parla di comportamenti che possono ipotizzare reati.