BASE JUMPER AMERICANO IMPIGLIATO SULLA PARETE ZEBRATA DI DRO

Claudio Chiarani16/08/20192min
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Stamattina poco dopo le sette, orario in cui dal Becco dell’Aquila i Base Jumper saltano per assaporare il brivido adrenalinico legato al sorgere del sole, è accaduto un altro incidente, per fortuna non mortale come quello di ieri. Un uomo di trentacinque anni è rimasto impigliato con il suo paracadute sulla parte delle via “Vertigine” dopo il salto nel vuoto. Immediati i soccorsi da Trento con l’elicottero decollato da Mattarello, con il personale del Soccorso Alpino pronto per il recupero dello sfortunato base jumper da dove era finito appeso. Operazione di recupero piuttosto “delicata” questa, perché con le pale dell’elicottero avvicinarsi troppo al luogo dove era rimasto in parete avrebbe potuto causare una turbolenza che poteva gonfiare la vela e causare la successiva caduta dell’uomo. Alzatosi una sessantina di metri sopra il jumper, dall’elicottero è stato verricellato il soccorritore che, una volta raggiunto il punto dove si trovava il paracadutista, ha provveduto a liberarlo e portarlo in salvo. Immediato il trasferimento all’ospedale Santa Chiara di Trento per verificare le sue condizioni di salute e gli eventuali traumi causati dall’impatto con la parete rocciosa. Solo ieri, a ferragosto, alla stessa ora il fatale incidente occorso alla trentenne svedese Josefin Sandö sempre all’alba: in questo caso il paracadute appena aperto aveva portato da donna a sbattere contro le rocce.