Bandiera palestinese sul Colodri durante il Rock Master

Redazione18/10/20253min
BANDIERA PALESTINESE COLODRI ARCO ROCK MASTER (5)


 

In occasione di Rock Master 2025, l’evento sportivo dedicato all’arrampicata di rilievo mondiale che si sta svolgendo ad Arco, un gruppo di cittadini ha deciso di esporre una grande bandiera palestinese sulla parete del Colodri a Prabi, ben visibile da climber e pubblico presente alle gare.
L’azione, avvenuta sabato 18 ottobre, è stata pensata come un gesto di solidarietà con il popolo palestinese e di sensibilizzazione sulla situazione in Medio Oriente.
Il drappo, che misura 4,5 per 15 metri, è stato cucito nelle scorse settimane da un gruppo eterogeneo di persone dai 16 ai 77 anni che si sono definite come “un gruppo spontaneo e informale di abitanti dell’Alto Garda”.

 

 

Secondo quanto si legge nel comunicato diffuso dal collettivo, “ognuno ha contribuito come voleva: chi ha arrampicato, chi ha scritto, chi ha cucito, chi ha disegnato”.
La bandiera è stata posizionata in prossimità della via Charlie Chaplin, a metà parete del Colodri: “La collocazione è stata eseguita in completa sicurezza da climbers professionisti, con il solo utilizzo di corde e cordini”, precisano gli organizzatori, che chiedono di non rimuovere il drappo “anzitempo”.
Durante le gare, inoltre, alcuni attivisti del gruppo sono stati presenti con uno stand informativo e un piccolo fumetto realizzato per “sensibilizzare e attivare il mondo del climbing e condannare il sionismo”.
Nel testo del comunicato si sottolinea che l’iniziativa “non vuole essere un attacco all’organizzazione o all’evento, ma un gesto di pace e solidarietà”.
“Abitiamo questo territorio e amiamo anche noi arrampicare, così come amiamo le nostre montagne e la pacifica convivenza tra tutti i popoli del mondo – scrivono i promotori – però non possiamo e non vogliamo rimanere passivi di fronte alle migliaia di abusi che vengono commessi in Palestina”.
Nella nota si invitano le Amministrazioni comunali dell’Alto Garda “a schierarsi al fianco dei palestinesi” e a promuovere iniziative di sostegno e gemellaggi con città della Striscia di Gaza e della Cisgiordania.
L’azione si inserisce in un più ampio movimento di solidarietà simbolica nel mondo dell’alpinismo e dell’arrampicata, ricordando – come scrivono gli autori – “le bandiere palestinesi issate sul Cervino e sul Monte Bianco, e le vie intitolate alla resistenza palestinese in Alto Adige”.