Area ex Cattoi di Riva, ecco la proposta della proprietà
Dodici mesi per trasformare, se così dovesse essere, quel polveroso piazzale che tutti conoscono come area “ex Cattoi” in viale Rovereto a Riva del Garda, in una zona residenziale con 24 case vacanza suddivise in tre palazzine e un parco attrezzato per il Comune su una superficie di quindicimila metri quadri. Almeno questo è quanto vorrebbe la proprietà dell’area, ossia la società “VR 101214” di Heinz Peter Hager e Paolo Signoretti che ha presentato il progetto negli “apporti collaborativi della cittadinanza” in osservazione alle idee dell’architetto portoghese Nunes.
“Premesso che la scrivente – si legge nell’osservazione – considera il Masterplan una proposta di alta qualità e un’occasione unica per garantire a Riva del Garda un’eccellente riqualificazione paesaggistica della propria fascia lago e che intende contribuire al proseguimento degli obiettivi dettati dallo stesso, trasmette le proprie osservazioni in uno spirito di collaborazione e dialogo, promuovendo ogni confronto con l’Amministrazione comunale al fine di addivenire alla condivisione di un accordo urbanistico in linea con gli indirizzi del Masterplan”.
La risposta di Hager e Signoretti è stata elaborata dall’architetto bolognese Mario Cucinella, un professionista che si è occupato, tra le altre cose, del padiglione Italia alla Biennale di Venezia quattro anni fa. Nelle loro intenzioni i due professionisti proprietari della superficie, grande poco meno di ventimila metri quadri (19.186), ne vorrebbero utilizzare circa 5 mila per costruire le tre palazzine di tre piani (più o meno dieci metri) per appartamenti “tempo libero e vacanze”.
Demolendo l’attuale e vetusto fabbricato (un volume pari a circa 6.500 metri cubi, mentre 4.186 verrebbero ceduti all’Ente pubblico) si realizzerà il collegamento con l’esistente Parco dell’Ora, realizzando a sud un biolago. Il tutto a loro spese per gli oneri di realizzazione del parco e dell’area pubblica attrezzata, la quale verrebbe dotata di nuove alberature, percorsi e punti d’interesse ai fini della pubblica fruizione.
Paolo Signoretti ha dichiarato che la superficie che s’intende edificare è meno della metà rispetto al Piano Cecchetto (almeno 3.270 metri quadrati in meno), tre palazzine con circa 24 appartamenti, il tutto realizzabile in un anno e mezzo. Si tratta di un investimento di 15 milioni di euro. Per i due proprietari, però, Nunes ha risposto in modo un po’ “fumoso”, ovvero che la creazione di un grande spazio verde aperto corre il rischio di trovare un utilizzo sporadico, come avviene oggi per il parco della Miralago, insomma. Meglio prevedere attività con funzione, magari, ristorativa nell’ex falegnameria che possa ben allinearsi con un volume edificato sul lato ovest dell’area a chiudere il parco. Visioni differenti, insomma, sulle quali ora il Comune è chiamato ad esprimersi.