Arco è una città inclusiva
È stato presentato in municipio «Arco città inclusiva», la proposta programmatica di iniziative nell’ambito delle deleghe a inclusione, diritti civili, beni comuni, laicità e pace del consigliere comunale Tommaso Ulivieri.
I temi affrontati dal documento, che si propone un orizzonte temporale fino al 2025, sono diritti umani, linguaggio inclusivo, pace, Ready (la Rete italiana delle Regioni e degli enti locali per prevenire e contrastare le discriminazioni e l’omobilesbotransfobia), sportello dell’inclusione e «Arco senza barriere».
Il 3 dicembre 2021 è stata stipulata una lettera d’intenti con la quale sindaco e amministrazione si impegnano ad adottare un linguaggio inclusivo negli atti amministrativi, in modo da mettere al centro la “persona” prima e al di là di ogni qualifica. L’accordo, che mutua per Arco e supera il linguaggio di genere adottato dal Comune di Trento, è stato ribadito e perfezionato in riunione di Giunta nel settembre scorso.
È stato inoltre presentato in Commissione attività sociali, e successivamente anche al Servizio socio assistenziale della comunità di Valle, l’idea di un sportello dell’inclusione: un luogo fisico istituzionale emanazione del Comune, laico, apartitico e apolitico, coordinato da una o un responsabile volontaria o volontario, con formazione specifica nell’ambito dell’inclusione. L’accesso allo sportello è libero e viene garantita l’assoluta riservatezza. Il servizio non si sostituisce né si sovrappone agli uffici competenti e alle specifiche professionalità: vuole implementare un servizio di accoglienza, ascolto e indirizzo delle persone con fragilità verso associazioni, strutture e uffici dedicati del territorio.
Il documento è stato redatto da Tommaso Ulivieri assieme alla consigliera comunale Silvia Girelli e a Barbara Chemotti, disability and diverisity manager.