Appello del sindaco di Arco Betta “Usate correttamente le mascherine”

Da lunedì nella Provincia di Trento è obbligatorio indossare la mascherina anche quando si esce di casa, come stabilito dall’ordinanza provinciale del 2 maggio. Obbligo che in larga misura viene rispettato, ma non sempre e non sempre nel modo corretto, come segnalato da diversi cittadini e dalle forze dell’ordine.
Da qui l’appello del sindaco Alessandro Betta.
«In questa fase di parziale ripresa dell’interazione sociale -spiega il sindaco- in cui cioè sono sensibilmente più numerose le occasioni nelle quali ci veniamo a trovare in presenza di altre persone, diventa assolutamente indispensabile non solo indossare sempre la mascherina, ma anche indossarla in modo corretto. Mi sono giunte segnalazioni di utilizzo improprio, in particolare senza coprire il naso o addirittura nemmeno la bocca. Sottolineando che rimane in vigore l’indicazione di restare il più possibile in casa, e che rispetto alla fase precedente di fatto le uniche modifiche sono la possibilità di uscire per attività motoria, intesa come passeggiata o camminata, e attività sportiva, cioè corsa a piedi, in bicicletta o altri sport amatoriali individuali, ricordo che la mascherina deve essere portata sempre quando si esce di casa e che deve essere indossata con cura, coprendo sia la bocca sia il naso, anche quando si va a passeggio o in bicicletta, a fare la spesa o al lavoro. Le uniche deroghe riguardano l’attività sportiva, cioè quando si va a correre o in bicicletta o a fare altri sport individuali: in questi casi però bisogna portala con sé e indossarla appena ci si trova in vicinanza di altre persone. In tutti i casi va sempre e rigorosamente evitato l’assembramento: se ci si viene a trovare in presenza di altre persone, occorre spostarsi immediatamente e ripristinare la corretta distanza interpersonale, che è di almeno un metro, e di due metri per chi svolge attività sportiva. Non sono soggetti all’obbligo della mascherina i bambini al di sotto dei sei anni di età e le persone con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina, nonché chi si trova a interagire con questi ultimi».