Anche a Riva del Garda i festeggiamenti per la Repubblica

Il Comune di Riva del Garda ha celebrato nel pomeriggio di lunedì 2 giugno la Festa della Repubblica con il tradizionale concerto del Corpo bandistico cittadino. Presenti per l’Amministrazione comunale il sindaco Alessio Zanoni e una rappresentanza della Giunta municipale e del Consiglio comunale, le rappresentanze delle autorità civili e militari, le associazioni combattentistiche e d’arma e il parroco don Dario Silvello.
Come di consueto il momento centrale della Festa della Repubblica è stato, in apertura del concerto, l’intervento del sindaco: «79 anni fa il popolo italiano venne chiamato a scegliere la forma di Stato -ha detto Alessio Zanoni- e con il voto popolare nacquero la Repubblica e l’Assemblea costituente, incaricata di redigere la nuova Costituzione. Con la nascita della Repubblica il nostro Paese ha intrapreso il cammino verso un futuro di libertà, lasciandosi alle spalle la tragedia della guerra, della dittatura, dell’odio e della violenza. Il nuovo percorso della storia d’Italia, avviato il 2 giugno 1946, ha trovato piena luce con la promulgazione della nostra Costituzione. In un momento storico segnato da difficoltà profonde, tra guerre, nuove forme di autoritarismo e persistenti femminicidi e violenze di genere, i valori della nostra Costituzione costituiscono ancora oggi riferimenti essenziali».
Il sindaco ha concluso citando il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «La pace non è un ideale per anime ingenue, stroncato poi dal severo giudizio della storia. La pace è esperienza che statisti lungimiranti hanno saputo pazientemente costruire: occorre proseguirne l’opera. Non ci si deve -e non ci si può- limitare a evocarla. È necessario impegnarsi perché prevalgano i principi della leale collaborazione internazionale, della convivenza pacifica, realizzati mediante il dialogo, la costruzione di misure crescenti di fiducia vicendevole. L’ordine mondiale che abbiamo conosciuto per decenni appare compromesso. Le regole sono destinate a evolvere ma un quadro di riferimento, un ordine globale, basato sul rispetto e sul riconoscimento reciproco, è essenziale per scongiurare i conflitti e destinare, così, forze e risorse ad affrontare le grandi sfide epocali di fronte alle quali si trova l’umanità e a conseguire uno sviluppo sostenibile e condiviso. In questa giornata di festa vorrei condividere l’auspicio che ciascuno dei nostri Paesi faccia la sua parte per restituire ai popoli del mondo un futuro di serenità, a beneficio soprattutto delle giovani generazioni. Buona Festa della Repubblica e buon concerto a tutte e a tutti».