Amsa è impegnata a trovare la “normalità” post emergenza virus
Guai a dormire sugli allori, recita un vecchio proverbio, anche se gli allori di questi tempi non sono certo piacevoli, anzi. L’emergenza sanitaria in atto fa dormire poco e per questo Amsa, la società comunale che gestisce alcune strutture ricettive di Arco, è continuamente attenta a come muoversi una volta che tutto o quasi tornerà alla normalità. I due campeggi e la piscina andranno portati gradualmente verso il pieno utilizzo, anche se gli ospiti ovviamente non arriveranno tutti e di colpo, di questo ne sono consci tutti gli operatori del territorio. Anzi, si spera arrivino intanto. Per il presidente Renato Veronesi è chiaro che va osservata la massima attenzione, giorno dopo giorno, all’evolversi della situazione nazionale e di conseguenza locale ben consapevoli delle difficoltà che il comparto turistico sta vivendo e si troverà davanti i prossimi mesi.
“Proprio per questo – dice Veronesi – Amsa non si farà trovare impreparata perché qualcosa di positivo accadrà nelle prossime settimane. Il nostro personale è gestito in questa fase come in tutte le altre realtà d’Italia: per qualcuno ci sono ferie da fare, per altri il lavoro viene svolto da casa, altri ancora sono in Cassa integrazione. Gli operai che si occupando del verde e della manutenzione in generale sono al lavoro proprio per farci trovare pronti quando tutto si riavvierà”.
L’incognita, però, grava sul come e quando si partirà. “Noi siamo pronti – dice il Presidente – anzi, avevamo acquistato due anni fa i macchinari per l’ozonizzazione dei bungalow, il procedimento per igienizzare le strutture ricettive, dunque su questo fronte siamo già avanti. Certo disdette ne sono arrivate, non possiamo negarlo, ma qualche prenotazione è rimasta nel cassetto, qualche altra è arrivata dunque i segnali, seppur flebili, ci sono. L’apertura della piscina è incerta, il bar ristorante è chiuso così come il bar del Casinò che è organizzato con il take-away. Vedremo con i gestori come fare. Poi i parcheggi che per ora sono gratuiti, un’altra voce che andrà ad incidere sulle entrate 2020 e com’è prevedibile molto ridotta rispetto alle aspettative”.
Amsa, infine, è impegnata anche sul fronte sanitario con l’acquisto di dispositivi di protezione di ausilio per i presidi sanitari, col primo quantitativo che a breve sarà distribuito a ospedali, case di cura e di riposo.