AMPLIAMENTO MAROADI, IL COMUNE DI ARCO RITIRA LA DEROGA URBANISTICA
Tra il “j’accuse” della minoranza e la difesa della maggioranza, il Consiglio comunale di Arco ha ritirato la deroga urbanistica con la quale si concedeva il permesso di costruire un terzo piano per l’edificio che ospita gli uffici e gli appartamenti turistici del Camping Maroadi. Un Consiglio “acceso” come era facile prevedere, al centro del quale le opposizioni hanno chiesto la testa dell’assessore Stefano Miori, ossia il ritiro della delega all’urbanistica. “Avrebbe dovuto accorgersi – ha dichiarato l’ex pentastellato Giovanni Rullo – di quanto stesse accadendo, bastava un sopralluogo sul cantiere. Eppure, era il 29 gennaio scorso ed era stato informato che il cantiere procedeva spedito con i lavori”.
Ai più è sembrata una sorta di “processo alle streghe” nel quale sul piatto della bilancia è stata messa anche la dirigente dell’area tecnica Simoncelli, per la quale è stato chiesto lo spostamento ad alto incarico. Spostamento che a seguito della votazione non è passato, così come i 12 voti a favore di Miori che ne riceve solamente sette dalle minoranze per la richiesta di sfiducia. Insomma, un bel “pateracchio” che agita le acque del Consiglio comunale ad un anno dalle elezioni.
Lo spettro per il camping Maroadi è quello dell’abbattimento del terzo piano dell’edificio ricavato dalla sopraelevazione del sottotetto per farne appartamenti turistici. Cosa che, secondo l’avvocato del Comune, presenta però margini di “manovra” per fare ricorso e presentare una nuova richiesta di sanatoria. “Forse avrei dovuto controllare – ha ammesso l’assessore Stefano Miori – ma l’edificio era tutto avvolto dalla struttura dei lavori, nascosto alla libera vista dove lavori in corso erano stati autorizzati con regolare SCIA. Accorgermi del piano di più per darmi dell’incapace lo lascio decidere al consiglio comunale”.