Al via i campi estivi nei terreni confiscati alla mafia

Tredicesima edizione dei campi estivi nei terreni confiscati alla mafia in Sicilia. Le iscrizioni si sono chiuse lo scorso 31 maggio e 21 giovani, con età media 19 anni, sono pronti per la partenza. I partecipanti potranno conoscere le cause e le evoluzioni del fenomeno mafioso e vivere un’esperienza di volontariato nei territori confiscati alla mafia a Corleone.
Il viaggio a Corleone si terrà in treno il 16 luglio e il soggiorno durerà fino al 25 dello stesso mese. Il gruppo sarà a Palermo dal 17 al 19 luglio, partecipando alla cerimonia in memoria della strage di via D’Amelio (19 luglio 1992), dove persero la vita il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti di scorta, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. L’iniziativa è promossa a livello regionale da Arci del Trentino e Arciragazzi Bolzano con il sostegno dell’Agenzia per la Coesione sociale della Provincia autonoma di Trento, la Provincia autonoma di Bolzano e la Regione Trentino A/Adige.
Dei 21 partecipanti al viaggio, 12 provengono dal Trentino ed esattamente: 6 da Trento, 1 da Valle dei laghi, 2 dalla Val di Non (Rumo e Predaia), 2 dalla Vallagarina (Mori e Ala) e 1 da Lavis. I 12 trentini di cui un ragazzo e 11 ragazze, prima della partenza, hanno seguito un percorso di formazione per conoscere la storia della mafia e dell’antimafia siciliana. I primi due incontri formativi per i partecipanti trentini si sono tenuti il 30 giugno ed il 3 luglio: nella prima giornata sono stati realizzati laboratori per la costruzione del gruppo; un laboratorio di brainstorming sui concetti di mafia e antimafia e sulle diverse declinazioni del concetto di mafia; uno sulla co-costruzione e condivisione delle regole per come vivere al meglio l’esperienza nei beni confiscati; un approfondimento sulle infiltrazioni mafiose in Trentino. Il secondo incontro formativo è stato dedicato alla storia, dalle origini del fenomeno mafioso a oggi, ponendo il focus sul periodo di ascesa del clan corleonese (seconda guerra di mafia, 1980) al periodo stragista degli anni ‘90.
I terreni confiscati in Sicilia sono gestiti dalla Cooperativa “Lavoro e non solo”: circa 150 ettari tra Corleone, Monreale e Canicattì che producono, tramite metodo biologico, legumi, pasta, olio, passata di pomodoro ed uva. I partecipanti alloggeranno a Casa Caponnetto, edificio adibito ad ostello e confiscato nei primi anni del duemila ai fratelli Grizzaffi, nipoti di Salvatore Riina. I giovani saranno coinvolti in attività formative, incontri con personalità impegnate nella lotta alla mafia, ma sono previste anche visite alla scoperta del territorio: a Cinisi (Palermo) alla casa di Peppino Impastato, il giornalista e attivista siciliano noto per le sue denunce contro Cosa Nostra, a Portella della Ginestra, luogo della strage del primo maggio 1947, e a Palermo.