AD ARCO SERVONO PIÙ VIGILI URBANI
La convenzione stipulata tre anni fa tra i Comuni per il servizio degli agenti in forza al Corpo di Polizia Locale Intercomunale, così come viene fatta oggi, non asserve in maniera sufficiente alle esigenze del Comune di Arco. In estrema sintesi è questo il “succo” della discussione che, peraltro come confermato dall’amministrazione comunale, sta portando il ragionamento verso “L’uscita da questa convenzione perché ne siamo penalizzati.” Questo il contenuto del documento unico di programmazione approvato durante l’ultima riunione del Consiglio comunale che testualmente recita: “Abbiamo la necessità di definire in modo più preciso l’attività del Corpo di Polizia Intercomunale locale sul territorio del Comune, poiché più volte nel recente passato è parso che il Comune di Arco sia stato penalizzato rispetto ad altre realtà territoriali”.
Una “stoccata” per Riva? Chissà, ma quel che è certo è che anche il consigliere Giovanni Rullo ha evidenziato la mancanza di controlli da parte degli agenti, ad esempio, quando i bambini escono da scuola e devono attraversare il ponte sulla Sarca. Inutile che ce ne siano due quando c’è il mercato settimanale – ha aggiunto nel suo intervento – Arco deve assumere almeno due agenti e stipendiarli col “tesoretto” messo da parte”.
Andrea Ravagni ha detto esplicitamente che “Riconosciamo gli sforzi dell’attuale comandante il Corpo di Polizia Locale intercomunale, ma troppi agenti sono oberati da mille incombenze diverse e, forse, uscire dalla convenzione è un ragionamento da farsi”.
Per il primo cittadino Alessandro Betta, però, uscire dalla convenzione intercomunale non è la soluzione al problema che, ha detto “spetterà a qualcun altro risolvere. Il futuro dell’Alto Garda è questo, anzi: i servizi intercomunali dovranno aumentare”.