Accademia cucina, spazio alla “Tavola del contadino”
La sala ristorante dell’Hotel Liberty di Riva del Garda ha ospitato la cena ecumenica della delegazione Rovereto-Alto Garda della Accademia della Cucina, un appuntamento annuale a tema che si tiene nello stesso giorno a cura di tutte le delegazioni italiane ed estere. “La tavola del contadino: il campo, il cortile, la stalla nella cucina della tradizione regionale”, questo il filo conduttore dei piatti abilmente preparati dallo chef.
Oltre ai molti associati, come ospiti del presidente Germano Berteotti erano presenti tutti e sette i sindaci dell’Alto Garda e Ledro (per Riva la vicesindaca Silvia Betta).
“La cucina è un’unione culturale e sociale legata ai nostri valori – ha detto Betta – Una delle quattro copie al mondo del manuale di cucina di Martino de Rossi “Libro de Arte Coquinaria”, noto come Martino da Como e universalmente conosciuto come il Leonardo da Vinci della cucina, è custodita dalla Biblioteca di Riva e sarà oggetto di interesse da parte di una libreria veneziana per un restauro e studio”.
Ricco il menù proposto dallo chef Mirko Novello che si riproponeva la rivisitazione di piatti della cucina semplice del contadino utilizzando i prodotti della terra e della trasformazione del latte: antipasto di “crautei” della valle di Gresta marinati all’aceto di mela e cumino, accompagnati da “smacafam” al grano saraceno e luganega trentina, una zuppa d’infuso di fieno naturale di alta montagna con brodo di gallina, porro e patate, “rufiui” alla verza lucidati al burro di malga, trentingrana e “pocio del vedel”, cosciotto di coniglio nostrano ocn foglia di speck, aromi dell’orto, cremoso di sedano rapa e zucca croccante, strudel di mela renetta della valle di Non al profumo di grappa trentina e panna acida.
La relazione sulla importanza dei prodotti del contadino è stata fatta dal giornalista Giuseppe Casagranda.
Un momento di valorizzazione delle tradizioni, quindi, organizzato dai simposiarchi Paolo Didonè e Cristina Giovanazzi. Quest’ultima ha illustrato l’opera a tema del pittore trentino Vittorio Melchiori (in riproduzione) “Polenta, formaggio e ciliegie” esposta al Museo Diocesano di Trento in questi giorni.