A settembre tutti a scuola: ecco come

Redazione19/07/20204min
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Una cosa è certa. A settembre – se le condizioni dell’epidemia saranno le attuali, ovvero con un basso grado di contagio – circa 70.000 studenti della scuola primaria, secondaria di primo e secondo grado, formazione professionale e circa 14.000 bambini della scuola dell’infanzia torneranno sui banchi di scuola del Trentino.

Per chi e quando suona la campanella
Sono circa 70.000 gli studenti della scuola primaria, secondaria di primo e secondo grado, formazione professionale che il 14 settembre 2020 torneranno sui banchi di scuola. Le lezioni si concluderanno il 10 giugno 2021. Qualche giorno prima, il 3 settembre, torneranno alla scuola dell’infanzia 14.000 bambini. Per loro la scuola si concluderà il 30 giugno 2021.

Gli scenari possibili
La pandemia ha costretto l’amministrazione provinciale a programmare l’avvio dell’anno scolastico tenendo conto di 4 possibili scenari: contagio zero, basso grado di contagio (situazione di attenzione), medio grado di contagio (ritorno del virus) e un alto grado di contagio, quindi la diffusione del virus con conseguente ritorno al lockdown.
Nel caso di totale assenza del virus si proporrà un’offerta formativa a regime ordinario, con misure di igiene e sicurezza standard. In uno scenario di attenzione – ovvero un basso grado di contagio – sarà garantita a settembre l’offerta formativa in presenza con misure di attenzione e prudenza (igienizzazione, sanificazione, distanziamento). Nel caso ci fosse un ritorno importante del virus sarà attuato un modello didattico integrato (in presenza e didattica a distanza). Tale ipotesi dovrà in ogni caso salvaguardare le categorie più fragili degli studenti. Infine, nel caso di un nuovo lockdown è previsto l’uso esclusivo di una didattica digitale da remoto, con definizione di apposite linee guida.

La scuola per il futuro: i punti chiave
Nelle linee guida provinciali sono stati indicati alcuni punti chiave sulla base dei quali si sta programmando il nuovo anno scolastico e che saranno poi dettagliati nell’apposito Piano scuola a.s. 2020/2021. Tra questi:
– piani di apprendimento individualizzati e piano straordinario di recupero;
– risorse straordinarie per fronteggiare l’emergenza;
– patti educativi tra scuola, famiglia e territorio;
– flessibilità, per adattarsi alla realtà in continua evoluzione;
– bambini, studenti, docenti, famiglie e personale scolastico dovranno attenersi al protocollo salute e sicurezza;
– garanzia del tempo scuola, ovvero non sarà ridotta l’offerta scolastica;
– piano straordinario di formazione del personale scolastico(realizzato con il supporto di Iprase);
– tavoli di confronto e azioni di monitoraggio;
– consolidamento delle esperienze maturate nei mesi di lockdown grazie all’utilizzo delle tecnologie.

A scuola in sicurezza
Le linee guida valide per l’intero sistema di istruzione e formazione provinciale prevedono l’applicazione del protocollo scuola salute e sicurezza. Tra i punti principali:
– gruppi classi dimensionati (stabili e con distanza di sicurezza)
– accesso e uscita da scuola scaglionati e con procedure definite
– educazione fisica e attività pratiche con distanze maggiorate
– mensa e intervallo sì, ma con le dovute precauzioni
– aerazione frequente dei locali
– igienizzazione delle mani e sanificazione dei locali e delle attrezzature
– ammissione in classe con temperatura inferiore a 37.5°
– uso della mascherina solo negli spostamenti.

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