Raccolta delle olive nell’Alto Garda, la produzione sarà molto scarsa

Claudio Chiarani01/10/20212min
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Il mondo degli olivicoltori è pronto alla raccolta delle olive ma, se la qualità si preannuncia ottima in tutta Italia, ciò che preoccupa è la quantità. Sarà colpa dei cambiamenti climatici? Una prima analisi la fa Massimo Fia, direttore di Agraria Riva.
“Dopo l’incredibile stagione del 2020 – risponde Fia – dove la produzione ha raggiunto il massimo, quest’anno probabilmente il freddo del mese di maggio non ha permesso alla pianta di reagire bene. Ecco, dunque, che le condizioni climatiche hanno portato a questo risultato, com’è naturale che ci sia un’alternanza. La produzione di quest’anno, ma come in tutta Italia, è minore. Nel 2020 c’è stato il record, ma sulla media possiamo già anticipare che quest’anno la produzione sarà circa del 15-20%. Tuttavia, la qualità è buona, verso il giorno 20 di ottobre s’inizia la campagna olivicola che darà quel che darà”.
Per Michel Morten, tecnico del Centro di trasferimento tecnologico della Fondazione Edmund Mach, il 2021 sarà un’annata “difficile”, ma che comunque è nello stato delle cose, con una situazione generalizzata. “Nel nord Italia, ma per esempio anche nella vicina Slovenia, la produzione quest’anno sarà scarsa. Dai primi dati sembra che per gli sloveni sia addirittura la peggiore degli ultimi vent’anni. L’olivicoltura dell’Alto Garda è possibile grazie al clima mite dovuto al lago di Garda, in un ambiente con flora tipicamente mediterranea dove trovano spazio circa 400 ettari di oliveto specializzato e altri cento ettari di oliveto promiscuo. In tutto sono state censite circa 100.000 piante. La varietà più coltivata è la Casaliva che arriva ad un buon 70% del totale, mentre il rimanente è Frantoio. Quasi tutta la superficie è irrigata e il Garda trentino presenta ben sei frantoi. Dal 2000 al 2020 la produzione sul territorio gardesano è andata via via aumentando fino alle circa 4.000 tonnellate dell’anno scorso per una produzione di olio che supera le 500 tonnellate, con una resa in olio del 12,7%”.

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