Servizi sanitari: tracciata la riorganizzazione di Apss

Redazione29/08/20213min
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Ridefinito il modello della sanità trentina, basato sul ripristino e potenziamento dei distretti sanitari per avvicinare i servizi al cittadino e garantire omogeneità delle cure attraverso un’unica rete ospedaliera, in un’ottica di “ospedale policentrico”. La riorganizzazione proposta dalla Giunta per l’Azienda provinciale per i servizi sanitari compie un passo decisivo. La delibera è stata approvata in via definitiva dall’esecutivo, al termine di un percorso che ha visto l’adozione in via preliminare e la presentazione oltre che alla IV Commissione consiliare, agli stakeholders del territorio, come la Consulta per la salute, le organizzazioni sindacali, il Consiglio sanitario e il Consiglio delle autonomie locali.
Con il provvedimento si supera definitivamente il modello organizzativo sperimentale introdotto per Apss nel 2016, per dare concreta attuazione alle indicazioni contenute nel programma di legislatura e al programma di sviluppo provinciale. Documenti con i quali l’Amministrazione ha inteso puntare e valorizzare la prossimità all’utente nell’erogazione dei servizi territoriali e ospedalieri.
Della riforma sono punti centrali il ripristino e il potenziamento dei distretti sanitari che attraverso l’istituzione delle reti professionali locali, i Dipartimenti e l’apporto dei professionisti della medicina convenzionata e delle altre professioni sanitarie, ivi compresi gli infermieri di famiglia, garantiranno prossimità delle cure ed un approccio integrato della presa in carico del paziente.
Altro punto di forza della riorganizzazione è il potenziamento del Dipartimento di prevenzione affinché tutti i momenti di contatto con le persone diventino occasioni per promuovere la salute, nonché l’organizzazione della Scuola di Medicina e Chirurgia di Trento in relazione all’avvio nel corso del 2020 del corso di Laurea magistrale interateneo in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Trento.
Inoltre ogni Ospedale sarà caratterizzato punto di riferimento provinciale per alcuni percorsi attraverso la definizione di un “progetto di struttura”, in un’ottica di complementarietà e sussidiarietà delle strutture nel rispetto delle esigenze locali, delle diverse funzioni e mandati di ciascun presidio ospedaliero oltre che delle esigenze dettate dalla stagionalità.

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