Sospensione personale, no-vax anche alla APSP “Riva del Garda”
In merito alla sospensione dal lavoro del personale sanitario, infermieri e operatori sociosanitari che non si sono ancora vaccinati, c’è evidentemente molta preoccupazione. Da lunedì 30 agosto l’Azienda Sanitaria spedirà alle direzioni delle varie Case di riposo, al personale sanitario, ai datori di lavoro le lettere in merito all’impossibilità di farli continuare ad operare nelle strutture. In merito abbiamo sentito un primo parere, quello del direttore dell’Azienda Pubblica dei Servizi alla Persona di Riva del Garda Davide Preti. “Va detto in prima cosa che la situazione è diversa da struttura a struttura. Dipende molto dalle dimensioni e capacità della stessa, ma noi qui alla “Città di Riva” auspichiamo che chi è ancora restio, perplesso o manifesti riserve possa poi decidere di vaccinarsi. È un problema, ma se saremo messi nella condizione di dover sospendere il personale cercheremo, sempre che ciò sia possibile, soluzioni al nostro interno che possano da un lato di far fronte alla cosa”. L’Azienda sanitaria dice che il personale che non accetti di vaccinarsi vada sospeso o gli vada trovata un’altra collocazione all’interno della struttura, laddove logicamente non ci sia il contatto con gli ospiti. “Vero, la norma dice che bisogna trovare loro una nuova collocazione, ma solamente se all’interno ci sono gli spazi. Il datore di lavoro potrebbe avere la possibilità di trovarla questa “nuova” collocazione, altrimenti si procederà con la sospensione. Decisione che dovrà trovare un livello organizzativo tale da garantire comunque il livello di servizio. Noi alla Città di Riva abbiamo qualche operatore, sia per l’assistenza sia per l’infermieristica che sta facendo le proprie valutazioni. Non grossi numeri, ma se arriveremo a sospensioni posso tranquillamente affermare che non saremo in una situazione drammatica e i servizi per gli ospiti continueranno ad essere garantiti”.