“Figli nella Tormenta”, un viaggio nella Guerra e il ritorno alle mostre aperte
È stata inaugurata nel pomeriggio di venerdì 14 maggio a Riva del Garda la mostra “Figli nella Tormenta”, organizzata dall’associazione “Trentino, Storia e Territorio” che desidera portare in viaggio con le sue immagini cosa è stato il periodo bellico che i rivani di allora hanno vissuto tra il 1935 e il 1945. Ma non è una mostra di guerra, sia ben chiaro, bensì l’intento di far capire alle nuove generazioni cosa rappresentò quel periodo e quelle battaglie, Africa compresa, legate al secondo conflitto bellico.
Presenti alla cerimonia di apertura la vicesindaco Silvia Betta, competente anche per la cultura, e l’assessore Silvio Salizzoni.
“Nelle immagini di quei tragici avvenimenti – ha detto la vicesindaco – ho ritrovato anche mio zio. Guardi queste fotografie e ritorni al passato, alle famiglie di allora che hanno contribuito a far crescere la nostra Riva. Una mostra davvero interessante che coincide con la ripartenza delle mostre e mi fa piacere che piano piano con questa inaugurazione tante altre cose riprendano vita”.
La curatrice Monia Dimauro ha ricordato che la mostra è “La speranza che l’attività culturale possa riprendere. Questa mostra ha le sue origini in una ricerca di Elvio Pederzolli che prosegue tuttora. I soggetti sono i rivani del periodo della Seconda Guerra, ma che allarga lo sguardo verso quei giovani, ragazzi e ragazza che sono stati coinvolti nel conflitto. Sono ricordi partiti verso nuove terre, l’Africa in particolare, dove in fondo è nato l’uomo. Ma ci sono diversi piani d’osservazione che vanno capiti nel contesto di ciò che è esposto”. Renzo Saffi, altro curatore della mostra, ha aggiunto che si è cercato di dare una focale su quei ricordi per entrare in una dimensione quasi di “relazione” intima con ciò che viene esposto. “Il tema dell’esotismo, del viaggio, dell’Africa non ci rimanda solo il dolore ma anche l’approccio verso quella nuova terra, quasi fosse il paradiso perduto. Temi attualissimi anche oggi, dove l’aspetto legato alla memoria sembra fermo. Invece sono connessioni attualissime”.
Chi sono i “Figli nella Tormenta” lo ha spiegato nella sua presentazione Elvio Pederzolli, parlando della bellissima Irma Danti nata Castronari, morta a causa di un mitragliamento nel 1945.
La mostra rimarrà aperta fino al 2 giugno prossimo, Festa della Repubblica, con orario 10-17.