Saranno sette i Presidi sanitari del Trentino: nuova vita per l’Ospedale di Arco?

Claudio Chiarani05/05/20212min
20201102_DSC8832 OSPEDALE ARCO


Maurizio Fugatti, presidente della provincia Autonoma di Trento non ha dubbi: “Con il nuovo Piano strategico della Sanità pubblica metteremo in atto una vera e propria rivoluzione”.
Basta pensare che Trento e il Santa Chiara siano il “centro” del mondo sanitario trentino, perché grazie al nuovo piano strategico, appunto, ben sette saranno i presidi sanitari d’eccellenza. Tra i quali, ovviamente, anche Arco. Trento, Rovereto, Cles, Cavalese, Tione e Borgo gli altri sul territorio per dare garanzia d’assistenza ai residenti in provincia nel luogo più vicino a dove abitano. Presentato nei giorni scorsi dallo stesso Maurizio Fugatti e dall’assessore Stefania Segnana, il piano strategico sanitario 2021-2025 indica la via da seguire e dà le direttive future sulla base delle quali fare le scelte.

Accanto a loro il direttore generale dell’Azienda Sanitaria e Servizi alla Persona Pier Paolo Benetollo, Antonio Ferro, Andrea Maria Anselmo e Arrigo Andrenacci, il “quadrumvirato” dell’Apss trentina. Riorganizzazione aziendale, programmazione annuale e triennale i punti cardine del piano strategico che dovrà fissare gli obiettivi di ogni unità operativa delle sette sopra scritte. Insomma, non più accentramento, bensì lo spostamento verso i centri “policentrici” o, come è stato detto gli ospedali “diffusi.” Non tutto sarà fatto, dunque, a Trento, anche perché i due terzi dei trentini vivono nelle vallate e, dunque, serve trovare un punto d’equilibrio tra i residenti. L’esperienza derivata dalla pandemia dovuta alla Sars Cov 2 insegna, è stato anche detto dall’assessore Segnana, per cui una serie di patologia saranno curate in ciascuno dei sette centri previsti, altre invece avranno il loro specifico riferimento in una delle sette strutture scelte che, allora, non sarà necessariamente Trento. Fermo restando che l’ospedale del Santa Chiara rimane il punto di riferimento, gli altri centri avranno anche loro importanza. Basta la cura minima indispensabile, insomma, e poi via, a Trento. La rivoluzione è iniziata.

La Busa Vorremmo mostrarti le notifiche per restare aggiornato sulle ultime notizie.
Rifiuta
Consenti notifiche