Marzo, mai un mese così secco da inizio secolo. Ma domenica arriva la pioggia
Marzo 2021 è risultato un mese molto meno piovoso della media e con temperature nella norma. Era dal 2003 che la stazione di Trento Laste non registrava un mese di marzo meno piovoso. Lo rivela il report mensile di Meteotrentino che segnale come marzo è stato caratterizzato da prevalenti condizioni di stabilità e da venti a tratti forti da Nord, con il foehn nelle valli. Una speranza arriva dalle previsioni meteo che danno nelle prossime ore precipitazioni diffuse ed abbondanti sul Trentino. Nel dettaglio, la temperatura media mensile di marzo è stata di 9,4 gradi e risulta solo 0,4 gradi superiore alla media climatica. La temperatura massima del mese, pari a 24,9 gradi, è stata raggiunta l’ultimo giorno del mese e risulta molto superiore alla media delle massime che è di 21,5 gradi. La massima assoluta di 29 grade risale al 18 marzo 1993. La minima assoluta del mese di -1,4 gradi è stata registrata il 21 marzo ed è in linea con la media (-1,6 gradi).
Da alcune settimane la siccità ha incominciato a “farsi sentire” prevalentemente alle quote medio basse, mentre a quote medio alte la presenza di uno spesso manto nevoso, sciogliendosi parzialmente nei giorni più caldi, ha contribuito a mantenere bagnato il terreno.
Al momento la situazione non è allarmante, ma comunque la ripresa vegetativa sta richiedendo l’impiego dell’irrigazione artificiale dei frutteti e si sono sviluppati alcuni incendi, occasionalmente alimentati da forti ed asciutti venti di foehn.
Nel caso del persistere di precipitazioni inferiori alla media la criticità relativa alla siccità potrebbe peggiorare. Se invece, come è previsto, si verificheranno abbondanti precipitazioni già dai prossimi giorni, la situazione migliorerà rapidamente.
Si segnala infine che le abbondanti precipitazioni previste a breve ridurranno anche il rischio gelate in agricoltura: è noto infatti che un terreno asciutto ha una capacità ed una conducibilità termica molto inferiore ad un terreno bagnato; infatti le gelate peggiori, come quelle dei giorni scorsi, si sono quasi sempre verificate a seguito di periodi siccitosi (1997 e 2017). È quindi probabile che il calo termico a seguito dell’avvezione fredda di martedì prossimo sarà meno pericoloso proprio grazie alla presenza di un terreno bagnato.