Lavori per la Ciclovia del Garda a Riva: “Fugatti deve accelerare i tempi”
Il primo tratto della ciclovia del Garda, o unità funzionale 1 se si desidera, ossia quello che dalla centrale idroelettrica di Riva porta fino all’innesto con la sovrastante vecchia via del Ponale è fermo “con le quattro frecce” direbbe qualcuno. Nessuno in cantiere, operai o dirigenti che siano, e così il rallentamento fa leggermente “imbizzarrire” l’assessore ai Lavori Pubblici Pietro Matteotti. Anche alla luce della volontà di acquisire, in forma gratuita, ossia in permuta, come dice lo stesso Matteotti, e nemmeno tanto nascosto tra le righe, l’ex Casa cantoniera per farne un punto fermo dell’offerta turistica rivana. “Nei miei ultimi anni d’insegnamento – ha detto – avevo coinvolto i miei studenti del Floriani portandoli sulla vecchia Ponale per mostrar loro quanto c’è di bello e recuperabile. Incluso il progetto di riqualificazione dell’ex Casa cantoniera col quale avevamo vinto diversi premi. Sono stanco di ripetere le stesse cose, ora passerò ai fatti ma il Governatore ci deve dare una mano.” Accelerare i tempi, insomma, anche perché la ditta che sta eseguendo i lavori di disgaggio e mitigazione dei rischi sulla Ponale, propedeutici all’apertura del tratto di ciclabile sottostante proseguono, per cui non si capisce lo stop del cantiere sulla ciclabile. “Aprire la Ponale? Il 1° aprile – afferma sempre Matteotti – altrimenti sarà un disastro. Covid permettendo logicamente. Non è possibile che per trecento metri di pista ciclabile si sia fermi e non si sa perché.”