Studio sulla ferrovia Rovereto – Riva, Viglietti: “Serve un sistema di mobilità sostenibile”
In merito alla assegnazione di uno studio di fattibilità ad RFI da parte della Provincia Autonoma sul possibile collegamento ferroviario Rovereto – Riva del Garda, esprime la sua opinione l’ingegner Ezio Viglietti, membro esterno dell’Osservatorio Provinciale per la Mobilità Sostenibile in Trentino in rappresentanza delle associazioni ambientaliste.
“La decisione dell’attuale Giunta Provinciale di finanziare con 35 mila Euro lo studio di fattibilità del collegamento ferroviario Rovereto – Mori – Garda e incaricare RFI di eseguirlo, rappresenta di fatto di non decidere in merito. A mio parere, invece, la volontà politica di progettare e realizzare l’opera sarebbe stata quella di procedere alla progettazione di fattibilità tecnica ed economica e all’elaborazione del Documento delle Alternative, così come previsto dal Nuovo Codice degli Appalti. Di studi sulla domanda di Mobilità, nel recente passato, ne sono stati compiuti tantissimi, utilizzando molto denaro pubblico. Basti pensare al Concorso di idee di Metroland e alle analisi fatte sul collegamento stradale S. Giovanni – Cretaccio.
D’altra parte il consiglio Comunale di Rovereto e Mori, all’unanimità avevano richiesto, tra l’altro, il progetto di fattibilità tecnica ed economica. Analoghe mozioni sono in attesa di essere discusse nei consigli comunali di Riva del Garda e Arco. Evidentemente la Giunta provinciale, intende “prendere tempo”.
Il collegamento stradale S.Giovanni – Cretaccio non risolverà i problemi del traffico dell’Alto Garda, ma essi potrebbero essere risolti con l’implementazione di un “Sistema di mobilità sostenibile” avente per ossatura principale la ferrovia e il TPL su gomma. Tra le ipotesi progettuali, si potrebbe prendere in considerazione il “Tram-Treno”.
Ed è per questo che nelle succitate mozioni è stato richiesto di fare un Piano Stralcio della Mobilità Sostenibile dei territori della Vallagarina e Alto Garda e Ledro, come previsto nella lp 6/2017, che avrebbe una valenza provinciale e integrerebbe la pianificazione prevista dal Piano Urbanistico Provinciale”.