Variante 15 di Arco, stop per quaranta giorni dalla Provincia
La giunta comunale di Arco si è vista “imporre” uno stop di quaranta giorni sull’iter d’approvazione dell’ormai “famigerata” Variante 15, approvata grazie al voto del subentrato consigliere Maurizio Lo Turco (al posto di Simone Chiarani) a fine estate 2020. Un voto discusso, una Variante approvata ma dai contenuti discussi in consiglio comunale ma che non sarebbero la “causa” dello stop arrivato in Comune. Si tratterebbe (il condizionale è sempre d’obbligo in questi casi anche se l’assessore Nicola Cattoi lo afferma senza dubbio alcuno) solamente di un rinvio tecnico dovuto al fatto che gli uffici provinciali devono smaltire il tanto lavoro accumulato in questi ultimi mesi. Pandemia compresa, ovviamente, i cui effetti si riversano a cascata sui tempi di gestione della cosa pubblica da parte degli addetti provinciali. Tra le “cause” anche la cosiddetta “Carta di sintesi della pericolosità” per la quale la provincia di Trento ha deciso che era necessario prendersi un po’ più di tempo per le necessarie valutazioni in merito. Dunque, nulla che possa riportare al ricorso al Tar degli ex consiglieri Giovanni Rullo e Lorenza Colò, i quali assieme a Marco Piantoni avevano presentato appunto ricorso contro la delibera d’approvazione della Variante nel modo descritto sopra (il subentro di Lo Turco). Un “mero” tentativo, aveva detto nei giorni scorsi il sindaco Alessandro Betta, il quale congiuntamente agli assessori Gabriele Andreasi e Nicola Cattoi aveva “bollato” il ricorso al Tar come il voler appellarsi alla Giustizia pur di rallentare o impedire che si faccia qualcosa.