Assemblea degli albergatori Asat: una catastrofe internazionale
Giovanni Battaiola, presidente di Asat, l’Associazione degli Albergatori e delle Imprese turistiche del Trentino non ha usato mezze parole nel definire, in occasione dell’assemblea annuale dell’associazione, il “disastro” turistico della stagione 2020. Battaiola ha definito il 2020 una vera e propria catastrofe per il settore, non solo a livello trentino bensì per tutto il mondo. Un’assemblea in videoconferenza ovviamente, visto che la pandemia non rallenta, anzi. Il virus della Sars Cov-2 è una continua minaccia per l’umanità intera, con i contagi che crescono di ora in ora e l’economia mondiale del settore in crisi profonda. Cosa fare, dunque, per il settore in difficoltà se non lanciare un accorato appello alla Provincia di Trento al fine di mettere in campo una serie di contromisure per cercare d’arginare il virus? Il comparto alberghiero ha perso quasi trecento milioni di euro tra fatturato diretto e indotto generato, una cifra che spaventa anche solo a dirla. All’assemblea ha preso parte l’assessore Roberto Failoni, il quale ha certamente preso atto della situazione anche se, va detto, è sotto gli occhi di tutti nonostante dopo il primo lockdown il settore qualcosa è riuscito a portare “a casa.” Il calo del 30% degli arrivi e del 33% delle presenze ha significato la perdita di quasi 90 milioni di fatturato per una perdita dei consumi stimata in oltre 170 milioni di euro. Cifre da capogiro cui si aggiungono sette milioni di contratti di lavoro in meno rispetto al 2019. Gli albergatori, dunque, chiedono alla Provincia di adottare misure come l’esenzione del pagamento dell’Imis o il rinvio della tassa di soggiorno quali uno dei tanti “strumenti” di sostegno economico al settore, oltre ad una politica di credito che possa garantire la necessaria liquidità alle imprese. L’inverno, dunque, si preannuncia altrettanto duro. E non parliamo delle temperature, ovviamente.