Rinnovo affitto al Caffè Trentino, ad Arco si sollevano dubbi. Betta: “Attacchi strumentali”

Claudio Chiarani12/09/20203min
20200912_DSC0806 MUNICIPIO E CAFFè TRENTINO ARCO

Ad Arco l’Amministrazione comunale ha concesso il prolungamento del contratto di affitto dei locali al noto esercizio di Piazza III Novembre “Caffè Trentino” (in scadenza ora il 30 novembre del 2028), compatibilmente con la partecipazione alle spese di ammodernamento infissi e la costruzione ex novo di una veranda esterna. Una decisione, questa, che ha sollevato qualche dubbio da parte delle opposizioni creando motivo di polemica politica. Esse chiedono se questo “do ut des” non sia in qualche modo riconducibile al concedere una concessione “ad personam”, visto che nessuno degli altri titolari di contratto d’immobile con il Comune lo ha chiesto. L’amministrazione spiega che la concessione di prolungamento è dovuta alle norme anti Covid, ma anche alle difficoltà riscontrate dalla lunga chiusura del locale per la pandemia del Coronavirus (tre mesi d’inattività). Motivazioni che ognuno degli esercizi commerciali di Arco ha subìto, spiega il consigliere Rullo, dunque perché solo al Caffè Trentino se nessun altro lo ha chiesto? E cita le altre attività cedute in affitto dal Comune come Malga Zanga, il Caffè del Casinò Municipale e il Chiosco dei Giardini che al momento (sembra) non hanno chiesto nulla. Pronta la risposta del sindaco Alessandro Betta, il quale sottolinea come tutto ciò sia solo frutto di “attacchi strumentali” in campagna elettorale. Il sindaco sottolinea come la richiesta del gestore di prolungare i termini di scadenza per l’esercizio commerciale Caffè Trentino siano stati (rispetto alla richiesta) concessi solamente della metà e per venire incontro alle difficoltà post Covid, il calo della clientela che tutti, in misura più o meno simile hanno subito dalla pandemia. Idem per la prevista sostituzione degli infissi e la realizzazione ex novo di una nuova veranda, i cui costi saranno suddivisi tra Comune e gestore in parti eguali.
Un plauso all’iniziativa è arrivato da Paolo Turrini, presidente dell’associazione ristoratori Alto Garda e Ledro, il quale si è detto felice che l’amministrazione comunale abbia inteso in difficile momento che le aziende stanno attraversando, augurandosi che anche le altre amministrazioni agiscano allo stesso modo, ossia con interventi simili per i settori bar e ristorazione.
Puntualizzano l’operazione anche l’ex vicesindaco Stefano Bresciani e l’ex assessora Marialuisa Tavernini, ora candidati a sostegno di Roberto De Laurentis, i quali osservano che i serramenti saranno anche da sostituire, ma sulla compartecipazione alla spesa per la copertura del plateatico sollevano il dubbio che, così facendo, sara impossibile rivedere gli spazi che anche altri esercizi che si affacciano sulla piazza hanno chiesto più volte. Spazi che “ostacolano” il passaggio, come più volte segnalato al sindaco, ma anche il prolungamento della concessione non sia stato valutato anche per gli altri. Una richiesta “spalleggiata” anche dal consigliere Rullo, il quale sottolinea come l’assessore alle attività economiche non abbia valutato bene la cosa.

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